Martedì 23 Aprile 2024

Bombe russe vicino a Bakhmut, ucciso reporter francese

Un giornalista dell’Afp, Arman Soldin, è stato ucciso dal lancio di razzi nell’est dell’Ucraina. Soldin, come hanno spiegato alcuni reporter dell’agenzia francese testimoni di quanto accaduto, è stato ammazzato ieri pomeriggio da un razzo nei pressi di Chasiv Yar, località vicino a Bakhmut, uno degli epicentri del conflitto. Il team di Afp stava seguendo un gruppo di soldati ucraini. Soldin, 32 anni, è stato colpito in pieno da uno dei razzi partiti da un lanciatore Grad. Il resto dei suoi accompagnatori sono rimasti illesi. "L’intera agenzia è devastata", ha detto il presidente di France Presse Fabrice Fries. "La sua morte ci mette in guardia dai rischi e dai pericoli che corrono i reporter che stanno coprendo la guerra in Ucraina". Nato a Sarajevo, ma di nazionalità francese, Soldin ha iniziato a lavorare nel 2015 negli uffici Afp a Roma, poi si è trasferito a Londra. È stato scelto nel team in partenza per l’Ucraina sin dall’inizio del conflitto. Da settembre si era trasferito in Ucraina ed era diventato coordinatore del team televisivo. Sono in tutto 11 i giornalisti uccisi nel corso della guerra, secondo Reporters sans Frontieres e il Comitato per la protezione dei giornalisti. "Il lavoro di Arman inglobava tutto quello che ci rende fieri dei nostri giornalisti in Ucraina", ha detto il direttore del notiziario Afp Phil Chetwynd in un comunicato. "Era un giornalista pieno di energia, pronto sempre a lavorare nei posti e nelle situazioni più difficili", ha aggiunto il direttore della

Afp Europa Christine Buhagiar.

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