Mercoledì 24 Aprile 2024

Bombe al fosforo sull’acciaieria: lo scontro finale

Lo strazio delle mogli dei soldati: "Hanno perso la speranza. Salviamoli, non diamo premi postumi"

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L’offensiva russa nel Donbass "ha perso slancio ed è rimasta significativamente indietro rispetto ai piani". Il ministero della Difesa britannico fotografa una fase di incertezza nella guerra. L’Armata avrebbe perso fino a "un terzo delle truppe", tiene alta la pressione ad est e colpisce anche in altre direzioni, come a Leopoli, ma i difensori resistono e contrattaccano da Kharkiv.

A Mariupol l’acciaieria Azovstal è sotto il fuoco costante, persino con bombe al fosforo, secondo le autorità locali. E i combattenti allo stremo si preparano alla "battaglia finale" ma sono pronti al peggio. I militari ucraini, bloccati sotto i tunnel insieme ai feriti, "ormai hanno perso le speranze e si preparano alla battaglia finale", ha detto Kateryna, moglie di un soldato di Azov. "Salviamo la loro vita, non diamo premi postumi", è l’appello di Yulya. Zelensky afferma che "stiamo proseguendo trattative difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol e Azovstal. La cosa principale è che gli accordi siano rispettati".

Altre mogli dei combattenti sono volate in Turchia per ringraziare Erdogan, che ha offerto una nave per l’evacuazione. Ma da Mosca non sono arrivati segnali incoraggianti. Il consigliere di Putin: "I criminali di guerra di Azov non possono essere oggetto di negoziati politici".