Bombardato un centro commerciale Zelensky: "Putin è un terrorista"

Kremenchuk, decine di persone uccise mentre facevano la spesa. Mosca continua la strategia della tensione

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Una strage di civili in un centro commerciale pieno di gente. A Kremenchuk, nella regione di Poltava sulle rive del fiume Dnipro, nell’Ucraina centrale, "oltre mille persone" stavano facendo acquisti all’interno dell’Amstor, 300 metri dalla stazione ferroviaria, quando poco prima delle 16 locali due missili russi l’hanno centrato, provocando almeno 10 morti e oltre 40 feriti, di cui 6 in condizioni gravi. Ma per le autorità il conteggio delle vittime potrebbe crescere ancora, viste le difficoltà a domare l’incendio seguito al bombardamento e i timori di persone rimaste sotto le macerie dell’edificio di oltre 10mila metri quadrati, ora "completamente distrutto". Secondo le prime ricostruzioni dell’esercito di Kiev, l’attacco è stato compiuto con due missili a lungo raggio Kh-22 sparati dalla regione russa di Kursk da bombardieri Tu-22M3, decollati dalla base di Shaykovka.

L’obiettivo colpito non costituiva un "pericolo per l’esercito russo" e non aveva "nessun valore strategico", ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui l’attacco ha preso deliberatamente di mira "il tentativo delle persone di vivere una vita normale, che fa arrabbiare così tanto gli occupanti". E, in serata, il presidente è ancora più duro: "L’attacco al centro commerciale è uno spudorato atto terroristico di Mosca". Di certo si tratta di un raid di poco successivo all’attacco in uno dei quartieri residenziali di Kiev. Altre vittime innocenti.

Immediata è giunta anche la condanna internazionale. Dal G7, il premier britannico Boris Johnson ha puntato il dito contro "la profondità della crudeltà e della barbarie" di Vladimir Putin mentre il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha detto che "il mondo è inorridito". Non è la prima volta che Kremenchuk viene colpita dall’inizio del conflitto. Ma finora nel mirino erano finite le infrastrutture strategiche del centro industriale, in particolare la raffineria locale. Dopo oltre quattro mesi di guerra, intanto, in Ucraina le stragi continuano a emergere anche a distanza di tempo sotto la coltre della devastazione.

A Mariupol, ormai da più di un mese definitivamente sotto il controllo di Mosca dopo la caduta anche dell’acciaieria Azovstal, dove i filorussi hanno detto di aver trovato finora i corpi di 172 soldati ucraini, più di 100 cadaveri sono stati scoperti sotto le macerie di "una casa distrutta dall’esplosione di una bomba" nel distretto di Livoberezhny, secondo il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. "I cadaveri – ha denunciato – sono ancora sotto le macerie. Gli occupanti non hanno intenzione di seppellirli". Nella città portuale sul Mar d’Azov, dove secondo Kiev più del 95% degli edifici sono stati distrutti, le decine di migliaia di abitanti rimasti vivono così in condizioni sempre più drammatiche anche sul piano igienico-sanitario, con rischi di epidemie che si moltiplicano. Sul fronte del Donbass, dopo la caduta di Severodonetsk, i russi continuano l’offensiva sulla città gemella Lysychansk. Un’avanzata sempre più minacciosa che ha spinto il governatore regionale del Lugansk Serhiy Gaidai a invitare la popolazione a una "evacuazione immediata" finché è ancora possibile. "La situazione in città è molto difficile. Salvate voi stessi e i vostri cari", è stato il suo appello. Gli attacchi proseguono incessanti anche nel resto del Paese.

Almeno 12 insediamenti nella regione di Donetsk sono stati presi di mira in 24 ore, distruggendo 20 strutture civili e ferendo un bambino di 10 anni. Nuovamente colpita Sloviansk, dove il sindaco ha denunciato raid con bombe a grappolo che hanno provocato un morto e tre feriti. A Kharkiv, almeno 4 civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti, che hanno colpito anche il cortile di una scuola. Intanto, lo Stato maggiore ucraino ha rilanciato l’allarme sul coinvolgimento della Bielorussia nel conflitto. Minsk sarebbe pronta a inviare 20 vagoni ferroviari carichi di munizioni nella regione russa di Belgorod, alla frontiera orientale dell’Ucraina, ma starebbe anche preparando attacchi missilistici dal suo territorio di confine.

red. est.