Giovedì 25 Aprile 2024

Bomba sulla Russia. Colpito al cuore il potere dello zar. Mosca accusa Kiev

Sull’auto esplosa avrebbe dovuto esserci l’ideologo di Putin. Il Cremlino: "Terrorismo di Stato". Ma l’Ucraina: non siamo stati noi

Darya Aleksandrovna Dugina, la figlia di Dugin

Darya Aleksandrovna Dugina, la figlia di Dugin

Mosca, 22 agosto 2022 - Nel mistero più fitto che circonda l’accaduto, tra Mosca e Kiev è cominciato il fuoco di sbarramento delle accuse per l’uccisione di Darya Dugina. Per il momento, affermano i responsabili delle indagini, si seguono "tutte le piste" sui possibili mandanti ed esecutori dell’attentato in cui su un’autostrada poco fuori Mosca ha trovato la morte la figlia del filosofo Alexander Dugin, che con le sue idee ultranazionaliste è considerato tra i principali ispiratori della politica di Vladimir Putin. Ma fonti filorusse e alcuni media governativi hanno già puntato il dito contro l’Ucraina ("Terrorismo di Stato"), che ha risposto negando ogni coinvolgimento. Per la verità, stando ad alcuni circoli di osservatori internazionali, l’attentato non sarebbe maturato a Kiev e dintorni, bensì in Russia: si tretterebbe di un avvertimento ai falchi vicino allo zar, all’ala russa guerrafondaia e nascerebbe da un malessere crescente nell’esercito per il protrarsi del conflitto sanguinario in Ucraina.

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L’unica cosa su cui concordano, invece, diverse fonti, a partire dagli amici della famiglia, è che il vero obiettivo dell’attentato non sarebbe stata Darya, ventinovenne giornalista e analista politica impegnata in prima fila, come il padre, nel difendere quella che in Russia è chiamata l’operazione militare speciale in Ucraina. Ad essere ucciso dall’ordigno equivalente a 400 grammi di tritolo piazzato sotto il sedile di guida della vettura avrebbe dovuto essere proprio Alexander Dugin. Padre e figlia dovevano rientrare dalla tenuta di Zakharovo, sede di un convegno sul tema della ‘tradizione’ al quale sabato sera era intervenuto il filosofo. Inizialmente, hanno raccontato i testimoni, i due avevano deciso di rientrare a Mosca sulla stessa automobile, ma all’ultimo momento c’è stato un cambio di programma: il padre Alexander è salito su un’altra vettura e Darya si è messa alla guida di una Toyota Landr Cruiser per far ritorno da sola nella capitale.

Cinque minuti dopo, l’esplosione, mentre l’auto percorreva l’autostrada Mozhaisk a tutta velocità nei pressi del villaggio di Bokshiye Vyazemy, 20 chilometri a ovest di Mosca. Le prime immagini diffuse sui social hanno mostrato le fiamme, frammenti dell’auto sparsi sull’asfalto e un uomo, apparentemente lo stesso Dugin che osserva la scena con le mani tra i capelli.

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