Bomba a Brindisi, evacuate 54mila persone. Ordigno bellico disinnescato

La zona rossa ha un raggio di 1617 metri dal luogo del ritrovamento della bomba. Impegnati oltre mille operatori delle forze dell'ordine

Brindisi, la zona rossa evacuata per disinnescare la bomba

Brindisi, la zona rossa evacuata per disinnescare la bomba

Brindisi, 15 dicembre 2019 - Sono state completate senza problemi a Brindisi le operazioni di messa in sicurezza dell'ordigno bellico trovato a novembre nel cantiere di ampliamento del maxicinema Andromeda. Ora si dovrà trasportare l'ordigno nella cava in cui domani sarà fatto brillare. Intorno alle 11 il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, ha comunicato: "Operazione di disinnesco terminata positivamente, i varchi di accesso sono ancora chiusi, appena sarà possibile rientrare in città daremo la comunicazione ufficiale". Attorno alle 13 è previsto un nuovo suono della sirena per comunicare il cessato allarme.

Gli artificieri, 15 militari dell'undicesimo reggimento genio guastatori di Foggia, hanno operato sul posto. Due di loro hanno rimosso il congegno di attivazione dell'ordigno, il detonatore, e la spoletta, utilizzando una chiave a razzo. Altri due hanno seguito a breve distanza le operazioni. Non è ancora permesso il rientro a casa dei circa 54mila brindisini evacuati per ragioni di sicurezza.

Evacuate all'alba 54mila persone

Ha preso avvio all'alba la maxi-evacuazione (circa 54mila persone) della zona rossa individuata all'interno della città di Brindisi per consentire il disinnesco dell'ordigno bellico trovato il 2 novembre scorso. I residenti nell'area hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, ma in molti potrebbero aver già lasciato la città in anticipo. Vastissima l'area rossa: ha un raggio di 1.617 metri dal luogo in cui trova l'ordigno bellico.

Sono stati più di 1000 gli operatori di forze dell'ordine impegnati nelle operazioni e circa 250 i volontari di protezione civile. Per le operazioni di "despolettamento" dell'ordigno bellico erano  all'opera 15 militari, esperti artificieri dell'undicesimo reggimento genio guastatori di Brindisi, unità alle dipendenze della brigata Pinerolo.  Per rimuovere il congegno di attivazione della bomba, danneggiato da una ruspa, al lavoro 2 artificieri, mentre altri due hanno monitorato la situazione a breve distanza attraverso un robot dotato di una telecamera ad alta definizione. La rimozione della spoletta è stata effettuata con una chiave a razzo. Il resto dell'ordigno neutralizzato sarà portato presso una cava di Autigno, alla periferia di Brindisi, dove sarà fatto brillare.