Bologna accende il supercomputer Milioni di miliardi di dati al secondo

Operativo l’impianto che fa in un attimo le operazioni che tutti gli abitanti della terra farebbero in un anno. All’inaugurazione il presidente della Repubblica Mattarella e la ministra dell’Università Bernini

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di Luca Orsi

Si chiama ‘Leonardo’. Chiaro omaggio al genio di Vinci. È il quarto supecalcolatore al mondo per capacità di calcolo. È capace di raggiungere 240 Petaflop. Cioè 240 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Gabriella Scipione, del Cineca, prova a tradurre: "È come se tutti gli otto miliardi di abitanti della terra facessero, insieme, operazioni per un anno. ‘Leonardo’ le fa in un secondo".

Il supercomputer – una macchina dal peso di 340 tonnellate, raffreddata ad acqua purissima a 36-46 gradi centigradi– è stato inaugurato ieri al Tecnopolo di Bologna. Al taglio del nastro, per quella che il governatore dell’Emilia Romagna definisce "una giornata storica", il presidente Sergio Mattarella e la bolognese Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca.

‘Leonardo’ sarà destinato a progetti di ricerca, uso scientifico e accademico e ad applicazioni industriali. Gestito dal consorzio universitario Cineca, garantirà l’80% della potenza di calcolo italiana e oltre il 20% di quella europea. Una capacità senza precedenti nel nostro Paese, al servizio del territorio, dell’Italia e dell’Unione europea.

"Oggi si realizza un sogno. Anzi due – commenta la Bernini, dopo il taglio del nastro –: il sogno tecnologico con il genio scientifico e artistico di Leonardo che vive nel supercomputer; e il sogno europeo". Con ‘Leonardo’ e il Tecnopolo – vera e propria cittadella della scienza – il capoluogo emiliano si consolida come capitale della Data Valley dell’Emilia Romagna. "Portiamo l’Italia e l’Europa a competere nel mondo nel settore strategico del supercalcolo e dei Big Data", afferma Bonaccini.

Per il sindaco Matteo Lepore ‘Leonardo’ "ci lancia verso la rivoluzione digitale". Una rivoluzione "che ci consentirà di esplorare le frontiere della ricerca e dello sviluppo tecnologico".

I settori di applicazione del supercalcolo sono infiniti: dalle energie rinnovabili alla medicina personalizzata, dall’osservazione del cosmo alla bioingegneria. E la capacità di calcolo di ‘Leonardo’ potrà essere sfruttata da ricercatori europei del mondo accademico, degli istituti di ricerca, delle autorità pubbliche e dell’industria con sede nei Paesi Ue.

"Con l’inaugurazione di oggi, a Bologna poniamo le basi per entrare nella quarta rivoluzione industriale", commenta Francesco Ubertini, presidente del Cineca, fra i più riconosciuti centri di supercalcolo nel mondo. "E oggi le ricadute delle applicazioni del supercalcolo sono già molto più vicine alla nostra vita di quello che pensiamo".

Lo dimostra l’accordo siglato proprio ieri fra il Cineca e la Dompé, azienda farmaceutica milanese. Si tratta del primo accordo di trasferimento tecnologico con un’azienda privata basato su ‘Leonardo’. "Questa macchina è un’autostrada per il domani – afferma Sergio Dompé, presidente della società –, che permette all’Italia e all’Europa di competere con i colossi americani e asiatici".