Covid, il ministero studia un bollettino sui no vax

Il report quotidiano si sdoppierà per mostrare i danni subiti da chi non si protegge. Alcune Regioni già partite: ricoveri e contagi dalle 10 alle 20 volte in più in Veneto, Campania e Sicilia

Silvio Brusaferro, 61 anni, portavoce Cts (foto Imagoeconomica)

Silvio Brusaferro, 61 anni, portavoce Cts (foto Imagoeconomica)

"La vaccinazione è un diritto, ma è anche una responsabilità. E la stagnazione nella diffusione dei vaccini nella nostra regione è motivo di seria preoccupazione". Mentre in Europa imperversa la protesta no vax l’Oms chiede agli Stati "risolutezza" nella gestione della campagna vaccinale. Dati alla mano, in circa 8 mesi sono state somministrate quasi 850 milioni di dosi, con quasi la metà della popolazione europea completamente vaccinata, tuttavia – ha avvertito il direttore regionale dell’Oms Hans Kluge – "nelle ultime 6 settimane, la diffusione della vaccinazione è rallentata. Ora che le misure sanitarie e sociali sono state allentate in molti Paesi, l’accettazione della vaccinazione è fondamentale se vogliamo evitare una maggiore trasmissione, malattie più gravi, un aumento dei decessi e un rischio maggiore che emergano nuove varianti di preoccupazione".

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Uno scenario che in Italia vede il ministero della Salute al lavoro per combattere le fake news e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della vaccinazione. In particolare il ministero è al lavoro per modificare il consueto 'bollettino' che da un anno e mezzo scandisce quotidianamente l’evoluzione dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese. L’ipotesi – secondo quanto si apprende da fonti del Ministero – è di arricchire il report con una nuova sezione dedicata ai dati dei non vaccinati per far comprendere visivamente ciò che l’ultima analisi dell’Istituto superiore di sanità ha confermato: "All’aumentare della copertura vaccinale, l’incidenza di Covid tende in media a diminuire".

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Evidenze che il nuovo bollettino porterà alla luce quotidianamente contribuendo a smontare una delle argomentazioni No Vax più diffuse, secondo cui i vaccinati contribuirebbero al contagio come i non immunizzati e correrebbero gli stessi rischi. I numeri del Covid, soprattutto sul fronte dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva, mostrano una realtà sempre più caratterizzata da 'due pandemie', con la più pericolosa e letale che colpisce i non immunizzati. A oggi tre regioni – Veneto, Campania e Sicilia – hanno già iniziato a monitorare separatamente i dati e i risultati, che mostrano percentuali nettamente maggiori di ricoverati nei reparti Covid e nelle terapie intensive tra i non vaccinati rispetto agli immunizzati: in Veneto da maggio a oggi sono stati intubati 256 non vaccinati e solo 25 vaccinati. In Campania negli ultimi 100 giorni i contagi fra i non immunizzati sono stati 29mila contro i 1.300 tra i vaccinati.

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