Mercoledì 24 Aprile 2024

Bollette aumentate del 600% Le imprese: gli aiuti non bastano

I conti di Assolombarda e della Cgia: "Spesi 15 miliardi in più di elettricità e gas"

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Preoccupazione nelle imprese e nelle associazioni di categoria in tutto il Paese. Destano allarme, soprattutto, i rincari delle materie prime, energia in testa. Protagonista assoluto (in negativo, ovviamente) il gas naturale. Numeri da brividi: solo gennaio segna un 660% in più rispetto ai livelli pre-Covid.

E le associazioni di categoria non ci stanno: dal presidente di Assolombarda, Alessandro Spada (foto), a quello dell’intera Confindustria, Carlo Bonomi. Gli effetti concreti intanto si fanno sentire con qualche stop momentaneo alla produzione, che evidentemente risulta convenire di più alle imprese stesse. Il gruppo siderurgico bresciano Lucchini Rs, a esempio, ha annunciato la sospensione di parte della propria attività per due settimane proprio per i rincari energetici. L’allarme e il dato del +660% per il gas naturale europeo, secondo le quotazioni dei future ad Amsterdam arrivano da un’analisi del Centro studi di Assolombarda, secondo cui gli aumenti riguardano anche l’indice delle materie prime non energetiche, che ha raggiunto il +45% rispetto al pre-pandemia.

Intanto, la Cgia stima che nel primo trimestre di quest’anno le imprese saranno chiamate a pagare, rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), ben 14,7 miliardi di euro in più di energia elettrica e gas. Togliendo a questo importo 1,7 miliardi di misure di mitigazione introdotte dal governo, nel primo trimestre 2022 le aziende dovranno farsi carico di un extra costo pari a 13 miliardi. Per Cgia è insufficiente l’intervento tra i 5 e i 7 miliardi di euro annunciato dal premier per calmierare i prezzi delle bollette a famiglie, imprese e Pa. Con aumenti che, in alcuni casi, sfiorano anche il 400%.