Traffico internazionale di stupefacenti tra Italia e Olanda, dieci arresti / FOTO / VIDEO

La droga veniva venduta nell'area metropolitana fiorentina. E il prefetto di Firenze annuncia che saranno rafforzati i controlli antidroga fuori dagli istituti scolastici medi e superiori di Firenze e provincia

I carabinieri in azione

I carabinieri in azione

Firenze, 20 settembre 2018 - Vasta operazione nei confronti di un'associazione dedita al traffico di stupefacenti tra Olanda e Italia, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze ed eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze.

Sono dieci le persone destinatarie di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del capoluogo toscano, localizzati nelle province di Firenze, Lucca, Rovigo e a Amsterdam (Olanda). Ci sono state perquisizioni nei confronti di altri 13 indagati, ritenuti responsabili dello spaccio.

Le indagini hanno permesso di documentare l'esistenza di una associazione per delinquere in grado di procurarsi ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti che venivano rivendute al dettaglio nell'area metropolitana fiorentina.

 

ECCO COME LA COCAINA VENIVA NASCOSTA NELLE AUTO DEGLI ARRESTATI: GUARDA LE FOTO 

Per il trasporto della cocaina era stato  modificato anche il telaio di un'auto, tanto che per rinvenire la droga è  stata necessaria una radiografia al mezzo con uno speciale macchinario

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L'attività investigativa, avviata sotto il coordinamento iniziale del sostituto procuratore della Repubblica di Firenze Filippo Focardi, è stata sviluppata successivamente dal pubblico ministero Giuseppina Mione della Procura Distrettuale Antimafia fiorentina, dopo che sono emersi profili associativi che hanno quindi comportato una diversa qualificazione del reato. Punto di partenza dell'operazione di oggi è stato l'arresto, nel febbraio 2016, di due giovani pugliesi che rifornivano di cocaina, hashish, marijuana e mdma   ai tossicodipendenti del Mugello e dell'hinterland fiorentino, con il sequestro di 1 kg di marijuana e mezzo chilo  di mdma. Sviluppando l'attività investigativa i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo San Lorenzo ( Firenze) ha focalizzato l'attenzione sul  cittadino kosovaro Deme Berisha, 25enne, individuato come canale di approvvigionamento dei giovani spacciatori pugliesi. 

Fin dalle prime battute è emersa la caratura di Berisha nella catena dello spaccio, tanto che è stato indicato come il cosiddetto ''supermarket'' della droga per la disponibilità di hashish, marijuana e cocaina offerta ad una trentina di consumatori fiorentini. Seguendo i suoi movimenti, mediante appositi servizi di osservazione e pedinamento, sono stati individuati i suoi canali di approvvigionamento, ovvero due cittadini albanesi, Florenc Ceni, 31enne, e Ervin Nela, 32 enne, impegnati in una fiorente attività di spaccio di cocaina all'ingrosso. Entrambi rifornivano i clienti per quantitativi mai inferiori ai 100 grammi alla volta, operando, come nel caso di Nela, anche in regime di detenzione domiciliare.

Scontata tale misura, l'attività dei due albanesi ha avuto un sensibile salto di qualità, iniziando ad intrattenere contatti diretti con loro connazionali di stanza in Olanda ed effettuando personalmente numerosi viaggi ad Amsterdam e Rotterdam per l'approvvigionamento di cospicui quantitativi di cocaina. Ai due si sono quindi uniti Amarildo Nela (31enne), cugino di Ervin Nela, Eris Kaleci (33enne), Klodjan Shele (42 enne), Besim Duli (42enne) e un connazionale 41enne allo stato irreperibile, costituendo un vero e proprio sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di cocaina nell'ambito del quale ognuno di essi aveva specifiche competenze come il mantenimento di rapporti con i fornitori esteri (Florenc Ceni, Ervin Nela e S.H.), la ricezione di corrieri provenienti all'Olanda (Amarildo Nela), la custodia (Besim Duli) e la consegna della cocaina (Eris Kaleci e Klodjan Shele), sempre e comunque sotto la direzione e supervisione di Ceni e Ervin Nela. 

L'associazione criminale ha costituito una sua base operativa direttamente in Olanda quando uno degli indagati, colpito da mandato di cattura in Italia, si è trasferito a Amsterdam, in un appartamento dal quale contattava direttamente i fornitori, custodendo la cocaina prima dell'invio in territorio nazionale. Dal novembre 2016 al maggio 2017 le indagini hanno documentato almeno tre importazioni di cocaina effettuate dal sodalizio criminale per un quantitativo di almeno 10 kg, dei quali 8,5 sequestrati dai Carabinieri di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con i colleghi di Signa. Il duro colpo inferto il 12 maggio 2017 con il sequestro a Campi Bisenzio (Firenze) di 8 chili di cocaina ha fortemente rallentato, senza arrestarla, l'attività illecita del gruppo criminale. In quella occasione è stato necessario utilizzare uno scanner per individuare il vano dell'autovettura utilizzato come nascondiglio dello stupefacente. Il 21 dicembre scorso Florenc Ceni e Ervin Nela sono stati arrestati all'atto di approvvigionarsi di 300 grammi di cocaina.

La stessa sorte è poi toccata a Besim Duli, che per conto del sodalizio custodiva all'interno della sua abitazione fiorentina ulteriori 400 grammi di cocaina e soprattutto al loro fornitore albanese Armand Kaseja (32enne) che, nella circostanza, oltre alla droga appena consegnata, custodiva nella sua abitazione di Prato altri 6 kg di cocaina. Nel corso dell'attività investigativa sono stati arrestati, in flagranza di reato, 9 persone, sequestrati 15 chili circa di cocaina; denunciate in stato di libertà altre 31 persone (7 delle quali per il reato di favoreggiamento personale, in quanto avevano rilasciato mendaci dichiarazioni ai Carabinieri che assumevano da loro informazioni sulle compravendite di droga); identificati oltre 100 assuntori di sostanze stupefacenti. Elevato il giro d'affari dell'associazione criminale, in grado di movimentare nel periodo monitorato (novembre 2016-dicembre 2017) quasi 17 chili  di cocaina, attraverso numerose cessioni di droga ad una decina di clienti che successivamente rivendevano la cocaina acquistata, tra i quali il maghrebino El Ayech Khadhri (49enne di Firenze), oltre a Deme Berisha, tutti sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere.

Il gruppo criminale aveva anche costituito un'attività di controllo delle piazze di spaccio di Firenze e del suo hinterland, effettuando consegne anche nel resto del territorio nazionale. Il quadro investigativo raccolto ha permesso di contestare l'associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina con l'aggravante specifica del reato transnazionale a carico di Florenc Ceni, Ervin Nela, Amarildo Nela, Eris Kaleci, Klodjan Shele, Besim Duli e S.H. Nella mattinata di oggi sono stati arrestati 8 destinatari del provvedimento ed eseguiti decreti di perquisizione a carico di ulteriori indagati.

Plauso del prefetto di Firenze, Laura Lega, per l'operazione che è stata coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze ed eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze. A tale proposito, fanno sapere dalla prefettura, saranno rafforzati i controlli antidroga fuori dagli istituti scolastici medi e superiori di Firenze e provincia. Lo ha deciso il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza riunito ieri a Palazzo Medici Riccardi nel quadro delle iniziative varate con la circolare del Viminale "Scuole Sicure", che si prefigge di promuovere un'azione a tutto campo, organica e coordinata, per proteggere gli adolescenti dai pericoli ai quali sono piu' esposti.

All'incontro, presieduto dal prefetto Laura Lega, hanno partecipato i vertici provinciali delle forze di polizia, la città metropolitana, il comune di Firenze e l'ufficio scolastico provinciale. L'obiettivo èquello di prevenire e contrastare il traffico di stupefacenti, con personale sia in divisa che in borghese, eventualmente con l'ausilio di unita' cinofile.

"Vogliamo rendere la vita difficile agli spacciatori - spiega Lega - con azioni mirate e sinergiche davanti alle scuole". Il piano parte in forma sperimentale, com'è nelle intenzioni della circolare ministeriale, per poi mettere a punto un programma che definisca dettagliatamente tipologia, modalità e tempi delle attività, nonché i plessi da monitorare maggiormente. "I nostri interventi - conclude il prefetto - puntano a una rinnovata azione di lotta contro un fenomeno che, proprio all'inizio della stagione scolastica, richiede maggiori livelli di attenzione". Quanto all'operazione di questa mattina, il prefetto ha voluto congratularsi con l'Arma. "E' stato assestato un altro duro colpo agli spacciatori grazie ad una preziosa attività investigativa, ha detto Lega, che conferma impegno e professionalità".

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