ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Blitz delle truppe israeliane: "Ora Gaza City è circondata". Bimba italiana tra gli evacuati

Netanyahu: "Siamo al culmine della campagna". Ma valuta la richiesta Usa di pausa umanitaria. Minerva, che oggi compie 6 anni, è la quinta nostra connazionale a varcare il valico di Rafah.

Blitz delle truppe israeliane: "Ora Gaza City è circondata". Bimba italiana tra gli evacuati
Blitz delle truppe israeliane: "Ora Gaza City è circondata". Bimba italiana tra gli evacuati

Sul piano militare, Gaza City è ormai circondata e la battaglia infuria. "Le nostre forze sono nel cuore del nord della Striscia, dentro Gaza City, che è completamente circondata", ha confermato il capo di Stato maggiore Herzi Halevi.

Sul piano umanitario sono entrati 102 camion di aiuti e prosegue l’uscita di palestinesi con doppio passaporto, tra i quali ben 74 americani, e ieri è stata la volta anche di una bambina italiana che proprio oggi compie sei anni, la piccola Minerva, accompagnata dalla madre, la palestinese Bayan Alnayyar.

Sul piano diplomatico oggi arriva in Israele il segretario di Stato americano Blinken che sottolinea come gli Usa siano "determinati ad evitare l’escalation" e porterà la richiesta di micro-cessate il fuoco finalizzati a far uscire feriti, stranieri e palestinesi con doppio passaporto, liberare gli ostaggi e a far entrare gli aiuti. L’ipotesi è stata rilanciata ieri da Joe Biden in persona: "Penso che abbiamo bisogno di una pausa".

Ma a preoccupare è soprattutto il discorso che oggi, per la prima volta dal’inizio della guerra, terrà in Libano Hassan Nasrallah, il leader della milizia sciita filoiraniana Hezbollah, finora rimasto alla finestra anche se i suoi uomini da giorni sono protagonisti di scontri che sono già costati ad Hezbollah, che ieri ha sostenuto di aver attaccato Israele "da 19 posizioni", una cinquantina di vittime. Tre le ipotesi: un discorso di sostegno politico ad Hamas ma senza un vera partecipazione alla guerra; il lancio di una milizia islamica volontaria per combattere con Hamas; l’annuncio dell’ingresso in guerra a fianco di Hamas. Questa ultima ipotesi sembra la meno probabile, ma nessuno può escluderlo. Hassan Nasrallah ha lanciato un avvertimento al Capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi: "Siamo pronti e risponderemmo con forza".

Sulla conduzione della guerra permangono frizioni tra i generali e il premier. Ieri Halevi ha detto che "Israele consegnerà carburante agli ospedali di Gaza quando lo avranno esaurito, ma faremo tutto ciò che è in nostro potere per garantire che non raggiunga le infrastrutture di Hamas". Ma a stretto giro è arrivata la secca smentita dell’ufficio del primo ministro: "Benjamin Netanyahu non ha approvato alcun trasferimento di questo tipo". Gli israeliani, peraltro, negano che a Gaza ci sia un problema di carburante, come di cibo e medicine, tesi contestata ovviamente da Hamas ma soprattutto da organizzazioni internazionali e Ong. "Stiamo esaurendo le parole per descrivere l’orrore che si sta verificando a Gaza – ha denunciato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus – servirebbe almeno una pausa umanitaria nei combattimenti".

Di pausa Nethanyahu non vorrebbe sentir parlare. "Siamo al culmine della battaglia, abbiamo ottenuto successi impressionanti e siamo già alla periferia di Gaza City. Niente ci fermerà, avanzeremo e vinceremo". Ma la pressione americana è forte e fonti israeliane sostengono che il premier stia valutando una tregua di diverse ore. Intanto ier l’esercito ha detto che dall’inizio dell’attacco di terra, i soldati israeliani morti sono saliti a 20, a fronte di 140 terroristi uccisi negli ultimi 2 giorni. Hamas rilancia parlando di quasi 200 vittime nel campo profughi di Jabaliya per i due attacchi israeliani, con Tel Aviv che parla invece di una cinquantina di vittime. Anche qui è guerra di numeri. Che comunque nei giorni prossimi non potranno che crescere con il combattimento urbano a Gaza City – dove secondo Israele sono rimasti circa 300mila civili – che si annuncia durissimo.