Martedì 23 Aprile 2024

Bimbo morto a Sharm, due mesi per l'autopsia. I genitori: vergogna

La coppia palermitana rientrata in Italia costretta ad aspettare 60 giorni per sapere di cosa è morto il figlio. Sono entrambi ricoverati

Rosalia Manosperti, 35 anni, e il marito Antonio Mirabile, 46 anni (Ansa)

Rosalia Manosperti, 35 anni, e il marito Antonio Mirabile, 46 anni (Ansa)

Palermo, 9 luglio 2022 - Atterrano al 'Falcone Borsellino' da soli su un Leaerjet 45, attrezzato come ambulanza. Sono mestamente soli, Antonio e Rosalia Mirabile, senza la salma del loro bambino, del loro ‘Andreuccio’, che tornerà oggi, imbarcato su un volo Sharm-Roma-Palermo. Antonio, il papà, 46 anni, respira a stento, e anche Rosalia, 35, incinta al quarto mese, non sta bene. Appena mettono piede al Policlinico di Palermo prendono la mano del medico che li sta curando e dicono all’unisono: "Dottore, mi raccomando, domani (oggi, ndr) dobbiamo andare a prendere nostro figlio, vogliamo andare noi ad accogliere la sua bara bianca". Chissà se sarà possibile, se soprattutto Antonio riuscirà a uscire dalla medicina intensiva dove è ricoverato

Grande è lo strazio di una famiglia che non riesce a capacitarsi dell’incubo in cui è piombata con la morte del piccolo Andrea, soli sei anni, per un’intossicazione nel resort 'Sultan Gardens'. Le autorità sanitarie egiziane ripetono i soliti cliché: muro di gomma, notizie centellinate e soprattutto l’inspiegabile pretesa secondo cui i risultati dell’autopsia saranno diffusi tra un paio di mesi, quando la stagione estiva sarà conclusa e i contraccolpi per Sharm el-Sheik, perla del Mar Rosso, saranno ridotti al minimo. Per adesso si limitano a dire che Andreuccio è morto per una dissenteria, ma è una pezza generica per prendere tempo. Per questo motivo i Mirabile intendono dare battaglia, presentando un esposto in procura a Palermo, chiedendo nuovi esami necroscopici.

"Abbiamo chiesto di fare tutti gli accertamenti e capire cosa sia successo . Ci auguriamo che si possa fare una nuova autopsia sul corpo di Andrea", dice l’avvocato Alessandro Gravante di Palermo. Si scava ancora di più la divaricazione con le autorità sanitarie egiziane, accusate di aver perso tempo nei soccorsi e nel non aver capito quello che stava succedendo al piccolo. "La famiglia desidera precisare che la notizia diffusa sulla possibile causa della morte del minore per dissenteria non è stata ancora accertata. Anche per tale ragione, si ritiene necessario l’intervento della magistratura italiana". Ovvero non vogliamo una verità qualsiasi per spiegare questa tragedia.