Il partito delle mogli, quelle casalinghe che hanno visto i mariti finire in carcere, non ce l’ha fatta a cambiare il governo della Bielorussia. Il presidente Alexander Lukashenko, 65 anni, secondo gli exit poll, con quasi l’80% dei consensi si appresta a governare per il sesto mandato consecutivo. Soprattutto nella capitale Minsk, ieri, si sono viste lunghe file ai seggi. La candidata numero uno dell’opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, 37 anni, che si è presentata al posto del marito imprigionato, aveva infatti invitato i bielorussi a non utilizzare il voto anticipato – da martedì a sabato – ma a recarsi in massa domenica per ridurre il rischio di frodi. Alla vigilia del voto è fuggita all’estero Veronika Tsepkalo, una delle principali alleate di Tikhanovskaya, che a sua volta ha passato la vigilia pre-elettorale in un "luogo sicuro" per evitare brutte sorprese dell’ultimo minuto. L’altra sfidante è Maria Kolesnikova."Abbiamo la situazione sotto controllo, non permetteremo la guerra civile", ha messo in guardia Lukashenko a urne ancora aperte. Ma fioccano denunce di brogli e arresti.