Mercoledì 24 Aprile 2024

Biden riunisce gli alleati: "Pronti a rapide sanzioni"

Di fronte all’escalation, Joe Biden raduna l’Occidente e sente gli alleati in una conference call prima di parlare nuovamente dalla Casa Bianca. Il commander in chief sta tenendo aperta la via del negoziato diplomatico sulla sicurezza europea e giocando l’unica altra carta a disposizione: l’unità con gli europei e la minaccia di sanzioni rapide e severe in caso di invasione.

Per questo ha deciso di risentirli tutti insieme in una video-chiamata e fare il punto della situazione: Mario Draghi, Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Boris Johnson, Justin Trudeau, il polacco Duda e il presidente della Romania Johannis, oltre al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e, per la Ue, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Charles Michel.

Biden aveva già parlato giovedì col premier italiano, anche in vista del suo viaggio a breve a Mosca ("Su richiesta di Putin", ha specificato il premier), dove intende contribuire a portare "tutti allo stesso tavolo". Draghi ha ribadito ieri "l’unità della Nato senza sfumature" e "la posizione ferma" di fronte ad un attacco russo, ma ha auspicato che le eventuali sanzioni siano "efficaci e sostenibili", escludendo l’energia, ovvero il gas, che penalizzerebbe in modo particolare l’Italia.

Una mobilitazione, quella di Biden, parallela a quella del G7, con una riunione dei leader giovedì prossimo, preceduta oggi da un incontro dei ministri degli Esteri a margine della conferenza di Monaco sulla sicurezza – la prima senza Mosca –, dove la vice presidente Kamala Harris esordisce sul dossier ucraino mentre i capi della diplomazia e della difesa americani tengono aperti i contatti con i loro omologhi russi.