Martedì 23 Aprile 2024

Biden fa la comunione a Roma La rabbia dei vescovi americani

Il presidente Usa oggi sarà a San Pietro. La Chiesa si divide sulla concessione del Papa a un filo-abortista

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di Giampaolo Pioli

Di comunione in comunione, si cementa l’asse politico-religioso tra Papa Francesco e Joe Biden. Ma sale la furia dei vescovi conservatori americani, che ritengono il presidente Usa indegno del sacramento perché difende la legge sull’aborto. Grandi strette di mano, complimenti reciproci, scherzi sull’età, scambio di regali e di promesse. Sembrano ormai vecchi amici. Ma la sintesi dei 75 minuti di faccia a faccia tra Joe Biden e papa Francesco a Roma è stata anche piena di messaggi importanti. "Mi ha dato la patente di buon cattolico e ha detto che posso fare la comunione", aveva spiegato sorridente il presidente americano.

Ieri con la moglie Jill, Biden ha ricevuto la prima eucarestia italiana nella chiesa di San Patrizio, vicino all’ambasciata Usa, ma oggi assisterà alla messa in San Pietro celebrata da Papa Francesco in persona e, se arriverà la comunione anche qui, il segnale sarà ancora più evidente. Diretto soprattutto ai vescovi conservatori americani, schierati con Trump e con l’estrema destra, che hanno finito col polarizzare e bollare i comportamenti religiosi dei politici Usa.

In America, da tempo, c’è una chiesa pro e una contro Francesco. Biden è schiacciato nel mezzo e la sua figura sta diventando un forte elemento di contrasto. Schierandosi col Pontefice per una chiesa che crede nei vaccini, aperta alla difesa dell’ambiente, dei diritti sociali e dei più poveri, il presidente americano diventa un alleato di papa Francesco anche se tutela la legge sull’aborto.

La "libertà di comunione" che il Papa gli ha concesso è particolarmente significativa perché esprime il sentire di una chiesa cattolica americana, moderata e in crisi, ma che accetta la libertà di scelta della donna e difende le comunità Lgbt. La prudentissima diplomazia vaticana non fa dichiarazioni ufficiali, ma il grande feeling scoppiato tra Biden e Francesco si legge come un avvertimento ai vescovi conservatori, tra i quali c’è anche chi ha già chiesto o vorrebbe le dimissioni del Pontefice perché troppo lontano dai principi del diritto canonico.

Lo scontro con Francesco nella chiesa cattolica americana è anche questione di potere. Joe Biden, il secondo cattolico dopo Jfk alla Casa Bianca, proprio per questo suo forte e rinnovato legame col Papa potrebbe diventare un bersaglio anche nelle elezioni di medio termine che si terranno nel novembre 2022. E a difendere il diritto di comunione di Biden si esprime anche il vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca, considerato tra i più conservatori dell’episcopato italiano, quando afferma: "Qualunque peccatore del diritto di aborto o di aver collaborato ad esso, può, se veramente pentito, ricevere l’assoluzione e ricevere così l’Eucarestia".

Aborto a parte, Biden e Francesco hanno un’agenda comune sulla necessità dei vaccini, sulle disuguaglianze sociali e sulla pace. E non è un caso se il presidente americano proprio ieri ha accolto con favore e rilanciato la possibilità di una prossima visita di Papa Francesco a Pyongyang, per svolgere un ruolo di discreto mediatore internazionale con la Corea del Nord.