Martedì 23 Aprile 2024

Biden a picco E i democratici sognano Hillary

Cesare

De Carlo

Un anno fa, il 20 gennaio, Joe Biden giurava in Campidoglio. Era il 46esimo presidente e molti contavano sull’età, sull’esperienza, sul carattere per ricompattare una nazione divisa. Solo due settimane prima i partigiani di Trump avevano dato l’assalto al Congresso. E ancora la rabbia degli sconfitti non aveva ceduto alla rassegnazione. Sono trascorsi dodici mesi. Sembrano dodici anni. L’America è più divisa che mai e la rassegnazione si è trasformata in frustrazione. L’età, l’esperienza, il carattere dell’eletto non sono stati una risorsa, ma una condanna al fallimento. Due americani su tre dubitano della sua lucidità. Vedono l’inflazione al 7 per cento (era al 2), ma in realtà è attorno al 30 in supermercati dagli scaffali semivuoti. Uno shock! Il Covid ha fatto più malati e più vittime con Biden che con Trump. Eppure dal predecessore aveva avuto in eredità i vaccini. La criminalità è esplosa. In un anno 750 omicidi nella sola Chicago. L’antirazzismo è diventato una nuova forma di razzismo.

I Black Lives Matter non incendiano e non saccheggiano più, ma la Cancel Culture imperversa nelle università e nelle scuole pubbliche. E la credibilità internazionale è crollata dopo l’Afghanistan. Obama, che ebbe Biden come vice, una volta disse: mai sottovalutare la sua abilità a incasinare le cose (WSJ). Biden era partito con un gradimento al 60 per cento. E’ al 33 (Quinnipiac poll). Contende a James Buchanan il primato del peggior presidente. Nel 1860 Buchanan creò le premesse della guerra civile. Anche il partito democratico ne è travolto: 14 punti in meno secondo Gallup. In un anno. Il Senato, 50 e 50, non lo segue. Bloccati il pacchetto economico e la legge elettorale. Tre giorni fa il presidente ha definito "totalitario" l’obbligo di un documento di identità al seggio elettorale. Ovvio che i democratici temano un bagno di sangue nelle elezioni di medio termine. E ovvio che innalzino una supplica corale: Hillary (Clinton) salvaci tu! ([email protected])