Spicciatevi, anche se non ci sarà posto per tutti. Domani arriva il sospirato click day per il bonus bici. Che vale anche per monopattini, hoverboard, segway, handbike o per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa come lo scooter sharing. Primo tempo: rimborso del 60% (massimo 500 euro) sugli acquisti già fatti, dal 4 maggio, per presentare la domanda c’è tempo fino al 3 gennaio. Secondo tempo: pagamento del solo 40% nei negozi accreditati per le spese future grazie a un voucher digitale, da utilizzare entro fine anno. Una decisione presa dal governo per incentivare la mobilità verde e provare a piegare la curva dei contagi Covid, ad esempio svuotando i bus.
Ma, dopo molti rinvii, s’annuncia una battaglia campale. I fondi finora investiti non basteranno. Tagliando un po’ con l’accetta (perché non è detto che tutti spendano il massimo possibile), nei 210 milioni messi a disposizione dal governo ci stanno solo 420mila richieste. Siamo lontani dalla meta. "La nostra stima, basata sui dati dei negozi, è che in questo periodo siano state vendute 700mila biciclette", conferma i dubbi Pier Francesco Caliari, direttore generale Ancma, l’associazione nazionale ciclo motociclo accessori, federata a Confindustria.
Entro fine anno, si dovrebbe arrivare a un milione di pezzi. A questa previsione, bisogna poi aggiungere tutti gli altri mezzi. In conclusione: chi resta fuori, si dovrà mettere in coda nel 2021. "Se hanno preso l’impegno di rispondere a tutte le richieste, dovranno mantenerlo – cerca di essere ottimista Caliari –. Bisogna vedere se i prossimi saranno fondi sempre destinati direttamente all’acquisto di bici o se invece andranno a incentivarne l’uso, con il welfare aziendale o altre forme". Almeno abbiamo superato i problemi di ordini e produzione, "c’è stato un momento in cui i negozi erano vuoti, oggi non è più così".
Intanto ricordate: conta l’ordine di arrivo della domanda sul portale www.bonusmobilita.it, non la data dell’acquisto. All’ora X – la piattaforma doveva essere pronta a giugno – sono attese centinaia di migliaia di richieste. La corsa al click potrebbe far saltare il sistema. Anche per questo, dopo aver incrociato le dita, meglio attrezzarsi per essere pronti a completare l’operazione nel più breve tempo possibile. Servono identità digitale (Spid), fattura o scontrino parlante con codice fiscale in formato pdf, coordinate bancarie per il bonifico sul conto corrente. Per avere diritto al bonus bisogna essere maggiorenni e residenti (non vale il domicilio) nelle città metropolitane, nei capoluoghi di Regione e Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.