Berlusconi, ora tremano la famiglia e il partito. Barbara si difende: non è colpa mia

Il ricovero del leader accelera lo sfaldamento di Forza Italia, Tajani chiamato a tappare le falle. Troppe incognite sulle aziende. La figlia: disumano additarmi come l’untore della persona che più amo

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C’è chi insegue il miraggio di un Berlusconi in grado di irrompere nell’ultima settimana di campagna elettorale, neanche fosse Superman. C’è chi invece auspica una sorta di effetto Berlinguer, sia pure senza tragedia: una chiamata alle armi del popolo azzurro evocata dalla malattia del capo. La stragrande maggioranza degli ufficiali forzisti però è più mesta e, probabilmente, più realista: ritiene cioè che il ricovero di Silvio – una vicenda che qualche anno fa avrebbe fatto tremare i palazzi della politica – cambierà ben poco al di là dell’umore (nero) del leader e degli appuntamenti per le regionali (con Antonio Tajani a tappare le falle). E non sarà né il letto né l’eventuale ritorno in campo finale dell’ex premier a salvare il partito dalla palude in cui sta affondando. Al contrario, il Covid rischia di trasformarsi nel simbolo del suo disfacimento e non solo di quello.

Zangrillo, da "Il Covid è morto" alla (mezza) retromarcia

Perché se Forza Italia piange, Mediaset non ride. In entrambi i casi Berlusconi non solo è stato il sovrano assoluto, ma pure il punto di riferimento unico. La malattia ora illumina una realtà nota per il partito (il Cavaliere non ha mai indicato un successore), un pochino meno per quanto riguarda un’azienda diventata di fatto “scalabile“. Dove la scelta di passare il timone agli eredi dinastici avrebbe dovuto essere accompagnata dalla creazione di uno stato maggiore adeguato: quello attuale (Confalonieri & co.) è formato da gente della sua generazione.

Si vedrà. Di sicuro, a evocare lo spettro di un settembre nero sono molti dentro Forza Italia. Non tanto a causa della malattia del capo, quanto per la possibilità di un’accoppiata micidiale tra la fragilità conclamata del fondatore (più d’uno non ritiene Tajani in grado di supplire all’assenza del leader) e un risultato elettorale molto al di sotto del 10%, che ne certificherebbe la precipitazione nel limbo dei partiti minori.

Quali sarebbero gli effetti della terribile doppietta sulla tenuta del partito azzurro nessuno oggi può dirlo: tutti pensano a un movimento centrifugo, si sa che molti parlamentari stanno cercando casa guardando sia a destra sia dall’altra parte. Sarà importante l’esito del voto per vedere se qualcuno andrà non solo alla Lega o FdI ma al centro. Sulla carta ci sono le condizioni per dar vita a un raggruppamento centrista con Calenda ma personalismi e rancori rendono l’obiettivo irraggiungibile.

Trattandosi di Berlusconi, inevitabilmente il gossip rivendica la sua parte. I bene informati raccontano che Marina abbia perso le staffe quando ha saputo che il padre era stato ricoverato, preoccupazione un pelino meno forte ieri sera, dopo le rassicurazioni dei medici.

Intanto, resta aperta la caccia a chi l’abbia contagiato: Briatore smentisce ogni responsabilità, l’altra figlia Barbara è indignata per il solo sospetto che possa essere stata lei: "Penso sia disumano essermi trovata su tutti i media come l’untrice ufficiale della persona a cui voglio più bene". E al papà dice: "Sei un uomo dalle mille risorse. Come da tante battaglie, ne uscirai più forte di prima". Quale importanza abbia sapere come il Coronavirus abbia superato le barriere di Arcore resta ignoto.