Venerdì 19 Aprile 2024

Berlino insegna Tamponi a tutti? Insostenibile

Gabriele

Canè

Se le risorse fossero infinite, non ci sarebbero problemi: lo Stato potrebbe dare gratuitamente vaccini, tamponi, tachipirina, integratori, badanti. Purtroppo si dà il caso che il bilancio non solo non sia in pari, come poté annunciare il Presidente del Consiglio Marco Minghetti il 16 marzo del 1876. Oggi, il suo omologo Mario Draghi naviga su un disavanzo di oltre 2.500 miliardi di euro. Bella differenza. E la salute costa tanto, soprattutto in tempi di pandemia. Costa curare le persone che pagando le tasse hanno diritto di essere curate. Ovvio. Dovendo sapere, però, che un paziente oncologico "brucia" in poco tempo quello che un normale contribuente versa in un anno. Costano i vaccini, miliardi di euro, i vaccinatori, le strutture. Costano le attuali medicine, e costeranno ancora di più quelle che la scienza sta sfornando.

Ma costa tanto anche chi non si cura. L’Università Cattolica ha calcolato che per i no vax ricoverati le Asl abbiano speso in un solo mese quasi 64 milioni di euro. Tanto. A conferma che la scelta "di libertà" di un singolo, anche dal punto di vista economico, fa a pugni con le esigenze e gli equilibri di una collettività; e per ribadire che nel momento in cui uno non si vaccina gratis, non può anche pretendere di avere gratis i tamponi. Da oggi la pacchia, ad esempio, finisce nella ricca Germania. Non per i giovani, per la categorie più fragili e sui posti di lavoro, dove in Italia dal 15 sarà obbligatorio il green pass; e il fatto che ci siano ancora 3 milioni e mezzo di lavoratori senza carta verde è un problema, come sottolineano imprese e Regioni. Conoscendo Draghi, non c’è dubbio che un modo per sventare la chiusura di tante aziende sarà trovato. Ma senza pensare che a pagare sia sempre e comunque Pantalone. Che già spende molto per l’80% che accetta lo scudo del vaccino. E tanto per chi occupa un letto avendo pensato di essere immortale. Gratis.