Caro pieno dell’auto e caro bollette di luce e gas. Il costo dell’energia si sta trasformando in una stangata per le famiglie italiane. Con il petrolio ormai arrivato a 84-85 dollari al barile, contro i 20 della primavera del 2020, la benzina oggi costa il 25% in più rispetto all’anno scorso e il gasolio ha subito un rincaro ancora maggiore pari al 26,5%. Per non parlare del metano auto che nelle scorse settimane aveva visto raddoppiare il prezzo, sfiorando in alcune stazini i due euro e riducendo così tutta la convenienza rispetto ai veicoli alimentati con la verde e il diesel. La corsa del petrolio e quindi dei prodotti raffinati e dei prezzi applicati alla pompa, ha comportato, secondo l’Unione nazionale consumatori, un aggravio annuo per gli automobilisti di circa 340 euro per i veicoli alimentati a benzina e di circa 300 per quelli a gasolio. E la stangata non sembra destinata a esaurirsi. Tanto che anche questa settimana i prezzi sono risultati in lieve rialzo. Secondo il quadro delineato dalla Staffetta Quotidiana sulle medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, la benzina self-service viaggiava attorno a 1,743 euro al litro e il diesel a 1,608. Il servito, invece, vedeva prezzi ancora più alti: 1,842 euro al litro la verde e 1,736 il gasolio. La corsa di petrolio e gas, insieme con l’aumento dei permessi per le emissioni di Co2, ha fatto sentire il suo effetto negativo anche sulle tariffe dell’energia elettrica e del gas aumentate, secondo quanto stabilito dall’Arera, l’Autorità del settore, per il mercato tutelato, rispettivamente del 29,8% e del 14,4% nel quarto trimestre con un aggravio complessivo per una famiglia tipo di 300 euro. Ma il rincaro sarebbe stato maggiore senza i circa 3,5 miliardi stanziati dal governo per calmierare gli ...
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