Quest’anno andare in vacanza costerà agli italiani circa cento in euro in più rispetto all’anno scorso. A denunciare la stangata, dal caro benzina al prezzo degli ombrelloni, è il Codacons. Secondo l’associazione che tutela i consumatori, infatti, nel 2021 le ferie peseranno in media sulle tasche degli italiani l’11% in più rispetto alle vacanze del 2020. Una percentuale che tra spostamenti, alloggi e servizi vari, si traduce in una spesa pro capite di 98 euro.
In particolare, tornano a salire i prezzi dei carburanti. Secondo le ultime rivelazioni del Mise, infatti, chi sceglierà di spostarsi in auto in queste vacanze dovrà mettere in conto una maggiore spesa per i rifornimenti: la benzina registra un rincaro record del +18,6% (il costo in media è di 1,657 euro al litro), mentre il gasolio costa il 17,6% in più (1,510 eurolitro). E quindi, un pieno di benzina costerà all’automobilista 13 euro in più rispetto ad agosto dell’anno scorso, mentre per un pieno di diesel la spesa è cresciuta di 11,3 euro.
Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi questa "stangata si tradurrà in una spesa per i rifornimenti di carburante, pari a +312 euro all’anno per famiglia". Situazione definita inaccettabile da Assoutenti, che parla di "speculazione sulle vacanze degli italiani" e chiede al governo Draghi di intervenire "riducendo la tassazione abnorme che vige sui prezzi dei carburanti e tagliando accise inutili e anacronistiche che servono solo ad aumentare le casse erariali", tuona il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.
Ma i rincari non riguardano solo i carburanti. Rimanendo in tema trasporti, anche viaggiare in aereo è diventato più costoso. Sempre secondo l’associazione, i biglietti aerei sono aumentati del +17%. A pesare principalmente è l’aumento del prezzo delle tariffe base verso le più gettonate destinazioni turistiche. Seguono quindi i rincari sui servizi connessi ai voli, dal trasporto dei bagagli alla scelta del posto a sedere. Anche viaggiare via mare costa di più, le tariffe del trasporto marittimo sono cresciute in media del +18%.
E gli stabilimenti balneari? In tutta Italia si registrano aumenti medi del +5% per l’affitto giornaliero di ombrelloni, lettini e sdraio. In alcuni stabilimenti della Costiera amalfitana sono state registrate stangate addirittura del +40%, con rialzi del +10% delle consumazioni, dei pasti e degli aperitivi nei lidi.
Anche alloggiare nelle strutture ricettive sarà meno economico. Il Codacons ha infatti registrato aumenti del +3,8% sul pernottamento negli hotel, nei b&b, nei resort e anche nelle case vacanze, che quest’anno hanno registrato un boom di prenotazioni degli italiani. Secondo una ricerca di Casa.it, i canoni medi per la prenotazione di un appartamento si aggirano intorno ai mille euro a famiglia per una settimana.
Per capire il boom basti considerare che la piattaforma Airbnb ha registrato un aumento degli affitti del 53% per l’estate del 2021. Infine, anche andare al bar o al ristorante diventa più complicato. Secondo il Codacons, colazione, aperitivo tra amici, pranzo o cena costano in media il 2% in più, con incrementi che raggiungono picchi del 10% nelle località a forte vocazione turistica. Questo – spiega l’associazione – perché gli esercizi con le ultime riaperture e l’avvio della stagione hanno ritoccato i listini al pubblico su circa tutti i prezzi del menù.