Belluno, un alpinista morto sull'Agner. Ferito il compagno di cordata

Uno dei due giovani è caduto, trascinando con sé l'altro. Ma la corda si è impigliata in uno spuntone lasciando il secondo a penzolare nel vuoto in attesa dei soccorsi

La parete Nord dell'Agner in inverno, foto generica

La parete Nord dell'Agner in inverno, foto generica

Belluno, 17 giugno 2018 - Ennesimo incidente in montagna: un giovane alpinista è morto dopo essere precipitato mentre stava salendo lo Spigolo Nord dell'Agner, nel  territorio di Agordo (Belluno), assieme a un compagno, che è rimasto ferito.  I due procedevano in cordata, quando uno è scivolato trascinando l'altro nel suo 'volo'. Il compagno si è salvato solo per un caso fortuito: la corda infatti si è impigliata a uno spuntone di roccia, lasciandolo penzolare nel vuoto, acciaccato e choccato ma ancora in vita. Appeso alla roccia, l'alpinista ha dato l'allarme telefonando al 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato il punto dove si trovava il rocciatore ferito, A.M, 27 anni, di Selva di Valgardena (Bolzano), e ha sbarcato il tecnico di elisoccorso poco distante, a circa metà dello Spigolo. Il soccorritore ha allestito un ancoraggio e ha subito assicurato il ragazzo, per poi attrezzare una corda fissa, raggiungere l'amico e verificarne le condizioni, non appena sono stati sbarcati il medico dell'equipaggio e un soccorritore di Agordo con la barella che si sono presi cura del primo giovane.

Vista la gravità della situazione, è stato richiesto un secondo elicottero ed è intervenuto quello di Treviso emergenza. Il corpo esanime dell'alpinista finito in un camino, B.M., 27 anni, anche lui di Selva di Valgardena, è stato recuperato con un verricello di 90 metri e poi trasportato a valle. Il ferito, in gravissime condizioni per i traumi riportati, è stato anche lui recuperato con un verricello e portato all'ospedale di Treviso.