Mercoledì 24 Aprile 2024

Beirut nel caos, la folla assalta i ministeri Impiccato il manichino del leader Hezbollah

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La rabbia di una città devastata e di un intero Paese, scivolato da mesi nel baratro del collasso economico e politico, è scoppiata, con azioni senza precedenti da parte dei manifestanti anti-governativi. Dimostranti hanno preso d’assalto e occupato la sede del ministero degli Esteri, nel cuore di Beirut colpita dall’esplosione di martedì scorso. Altri manifestanti hanno impiccato un manichino del leader degli Hezbollah a un finto patibolo eretto a piazza dei Martiri (in foto). Un gesto clamoroso, visto lo status da "intoccabile" di Hasan Nasrallah, considerato un discendente del profeta Maometto. Immediata la reazione dei suoi supporter, che dal vicino quartiere di Zoqaq al Blatt hanno provato a scendere verso la piazza, ma sono stati fermati da un cordone di militari. Nelle violenze di strada un poliziotto è morto e i feriti sono almeno 230. Questo mentre i vertici istituzionali continuano a prendere tempo. Il premier Hassan Diab è intervenuto con un laconico discorso tv, lanciando ai suoi stessi alleati governativi un "ultimatum" di due mesi, evocando elezioni anticipate.