Mercoledì 24 Aprile 2024

Beatrice e il presidente "Sforno pizze e fumetti Qui ho spiccato il volo"

La 18enne, che soffre d’autismo, ha regalato a Mattarella un suo ritratto "Mamma mi ha insegnato a credere in me, la disabilità è anche ricchezza".

Beatrice e il presidente   "Sforno pizze e fumetti  Qui ho spiccato il volo"

Beatrice e il presidente "Sforno pizze e fumetti Qui ho spiccato il volo"

di Barbara Calderola

È la prima donna a entrare nelle cucine di PizzAut. Beatrice Tassone, 18 anni, da ieri è assunta a tempo indeterminato da Coop Lombardia, distaccata nel nuovo locale di Monza fondato da Nico Acampora. Per lei, autistica e albina, e per questo ipovedente, "è il primo passo di una nuova vita". Doppia emozione per la ragazza che è anche una fumettista e ha realizzato un manga sull’autismo e disegna "come se gli angeli le guidassero la mano", racconta il papà della pizzeria più famosa d’Italia: ha firmato il contratto a tempo indeterminato sotto gli occhi del presidente della Repubblica e gli ha regalato un ritratto realizzato in suo onore che ha colpito moltissimo Sergio Mattarella. Con lei mamma Tiziana: "Questo è il giorno che aspettavo da quando è nata. Ha lottato tanto per arrivare sin qui. Ha recuperato abbastanza vista da coltivare i propri talenti e adesso ha la possibilità di fare quello che desidera come gli altri".

Felice?

"Al settimo cielo. In un colpo solo due sogni sono diventati realtà. È stata una giornata memorabile che segna un punto di svolta nella mia vita che riunisce due diversità, la fatica è stata doppia, ma adesso anche la soddisfazione. E il presidente mi ha detto che appenderà il mio ritratto in ufficio".

È cominciato tutto dal fumetto sui ragazzi speciali...

"Volevo raccontare la nostra condizione in modo ‘accessibile’. Abbiamo un mondo nostro, basta capirlo. Ma servono le chiavi giuste. Le immagini aiutano".

Per te comincia una stagione di indipendenza.

"Già col corso di formazione ho fatto un salto, presto sarò, spero in sala. A me piacerebbe molto occuparmi dei clienti. Sarà un’altra emozione, dopo la firma, il ritratto e anche aver tenuto in mano il nastro tricolore per l’inaugurazione del ristorante".

Accanto a te c’è sempre tua madre.

"Sì è il mio punto di riferimento. Ma credo sia reciproco. Siamo legate da un filo invisibile che non può spezzarsi. Senza di lei, che è stata il mio primo contatto con il mondo, non sarei riuscita a realizzare niente. Mi ha insegnato la cosa più importante: prima di tutto bisogna credere in se stessi. E poi che la disabilità non è solo una montagna da scalare, ma è anche una ricchezza".

Pronta a spiccare il volo?

"Sì. Volevo un posto tutto mio nella società e questa esperienza mi sta offrendo questa opportunità. Lavorare qui è un passo importante verso l’indipendenza e l’autonomia che desidero più di ogni altra cosa. L’occupazione non è solo stipendio, è anche un ruolo. A settembre realizzerò un altro grande desiderio: un viaggio in Giappone, paese di cui sono innamorata da sempre. È grazie a questa mia passione se oggi sono qui".