Venerdì 21 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Le basi Usa in Italia nel mirino della spending review di Musk: congelate la carte di credito ai dipendenti civili

Operazione trasparenza: i conti azzerati per un mese. Ma il sindacato: “Succedeva anche prima”. Indignazione per le mail in cui si chiede ai lavoratori di indicare “entro 48 ore”, le mansioni svolte nell’ultima settimana

Le basi Usa in Italia nel mirino della spending review di Musk: congelate la carte di credito ai dipendenti civili

Pordenone, 7 marzo 2025 – Nella spending review di Elon Musk finiscono anche i dipendenti (civili) delle basi militari americane in Italia, a cui il Doge (il Dipartimento dell'Efficienza Governativa creato da Donald Trump per contenere le spese federali guidato dal patron di Tesla), ha bloccato le carte di credito governative usate per le spese minori: i conti associati sono stati azzerati a 1 dollaro. Per le sole emergenze verranno utilizzati i fondi a disposizione delle figure apicali della base.

Ad Aviano la comunicazione agli interessati – stando alla notizia riportata dal Messaggero Veneto – risale a ieri mattina. Le transazioni resteranno sospese un mese, il tempo che sarebbe necessario a implementare un sistema centralizzato che registrerà ogni pagamento. L’obiettivo dichiarato è la trasparenza della spesa federale. Sempre secondo il Messaggero Veneto sarà anche ridotto il numero di carte di credito. I dipendenti colpiti dalla misura sono civili americani e italiani: si tratta di una sessantina di persone che lavorano negli uffici acquisti. 

Giro di vite anche nelle basi Usa di Ederle e Del Din, a Vicenza, e di Camp Derby a Pisa. Anche qui sono state congelate le carte di credito governative e i relativi conti per le spese minori, ad esempio cancelleria o rappresentanza, che sono a discrezione si chi ha in uso le carte. 

"Succedeva anche quando non c’era Musk”

"Non è la prima volta che succede – spiega all'Adnkronos Roberto Frizzo, coordinatore nazionale Uiltucs del personale civile delle basi americane italiane – Alcuni degli impiegati civili italiani hanno in mano le carte di credito federali del governo americano proprio per le funzioni che ricoprono negli uffici acquisti. Il blocco è però solo una sospensione, quindi, appunto, dovrebbe essere solo temporanea per consentire all'amministrazione federale di analizzare i movimenti delle carte, chi fa gli acquisti e quanti ne fa durante l'anno per poter poi riconfigurare il budget annuale. Non ci sorprende più di tanto, perché non è la prima volta che accade. Succedeva anche quando non c'era Musk”. 

La mail ai dipendenti: “Scrivete le mansioni svolte nell’ultima settimana”

Indignano di più le mail in cui si chiede ai dipendenti delle basi (almeno quella di Aviano) di illustrare le attività lavorative portate a termine nell’ultima settimana. Ai lavoratori (civili) il Doge ha concesso 48 ore per inviare una relazione in cinque punti. “E' una situazione imbarazzante –  aveva commentato Angelo Zaccaria, il coordinatore Uiltucs della base di Aviano e segretario Uiltucs Pordenone –. Abbiamo appena superato una riorganizzazione che ha provocato 44 esuberi. Le email sono arrivate come un fulmine a ciel sereno". Secondo Zaccari c’è un grande equivoco di fondo: “Non siamo dipendenti federali Usa. I dipendenti italiani nelle basi Usa hanno un contratto di natura privata e a loro si applica la normativa di lavoro italiana. Quindi questa lettera è stata impropriamente girata ad alcuni di noi, ai dipendenti della base di Aviano ma anche ad altre basi in Italia”.

Complessivamente ad Aviano, Sigonella, Livorno, Vicenza e Napoli lavorano circa 4 mila dipendenti italiani. Ad Aviano sono 760 che occupano svariate funzioni tra cui vigili del fuoco, operai, ingegneri, architetti, addetti alle vendite, magazzinieri.