Barbara Palombelli al contrattacco: "Io vittima di diffamazione, aspetto scuse"

Dopo le scuse per il discorso fatto a Forum sui femminicidi, la giornalista ora minaccia: "I protagonisti di questa falsità ne risponderanno in tribunale"

Barbara Palombelli (Ansa)

Barbara Palombelli (Ansa)

Roma, 18 settembre 2021 - Prima ha tirato dritto, poi si è scusata e ora annuncia battaglia, aspettando a sua volta delle scuse. Il caso Barbara Palombelli non si sgonfia, anzi. Oggi la giornalista e conduttrice tv finita al centro della bufera per il discorso fatto a Forum sui femminicidi (qui cosa ha detto), si dice "vittima di una diffamazione senza precedenti". "Il mio nome - aggiunge la Palombelli in una replica social -, accostato all'istigazione e alla giustificazione della violenza sulle donne. Tutti coloro che si sono resi protagonisti di questa palese falsità ne risponderanno in tribunale. Non posso accettare una simile aggressione completamente ingiustificata e superficiale.Aspetto le scuse dei rappresentanti delle istituzioni che non si sono documentati sui fatti prima di emettere sentenza via web. Continuerò a porre domande, anche scomode, perché è il mio mestiere. Ma non accetterò diffamazioni, da qualunque parte siano arrivate".

La moglie dell'ex sindaco Rutelli chiarisce che non accetterà diffamazioni, da qualunque parte siano arrivino. "La diffamazione è un reato e io credo nella giustizia", conclude.

La giornalista ieri era intervenuta a Quarto Grado sempre su Rete 4 per chiarire il suo pensiero: "Chiedo scusa se qualcuno sentendo quella frase ha pensato che potessi essere complice di chi commette un delitto, ma il mio era un discorso diverso", ha detto. "Sono sempre stata in prima linea - ha aggiunto - contro la violenza sulle donne. Lo dice la mia storia personale, ho portato anche a casa mia figli oggetto di violenza. Essere messa tra le persone che giustificano la violenza mi ha provocato grande malessere. Abbiamo spiegato come disinnescare la rabbia, ma nessuna rabbia può giustificare un omicidio". "Non esiste alcuna giustificazione a un femminicidio - ha proseguito Palombelli a Quarto Grado - ma dobbiamo fare tutti un passo avanti e capire come disinnescare la violenza prima che diventi un femminicidio. Dobbiamo parlare per prevenire i comportamenti. Se qualcuno ha pensato di montare una tempesta mediatica contro di me io sono pronta a rispondere con la mia storia".