Giovedì 25 Aprile 2024

Bandiere blu 2019, l'elenco completo: chi entra (e chi esce)

Dodici new entry, mentre quattro località perdono il titolo. Premiati anche 72 approdi turistici e 17 laghi

Una delle spiagge premiate (Fotowebgio)

Una delle spiagge premiate (Fotowebgio)

Roma, 3 maggio 2019 - Salgono a 183 i Comuni premiati con la Bandiera blu, otto in più rispetto allo scorso anno. Con il ritorno della bella stagione, si riaccende l'assegnazione del riconoscimento della Fee (Foundation for Environmental Education) alle località costiere che soddisfano criteri di qualità relativi ad acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione, ad esempio, la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici, come stabilito dai risultati delle analisi condotte da Arpa (le Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente) nell'ambito del programma nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della Salute in collaborazione con il ministero dell'Ambiente.

LA CLASSIFICA - Se gli 'spot' italiani rappresentano il 10% dei luoghi premiati a livello mondiale, a guidare la classifica italiana del 2019 è la Liguria, con ben 30 località e tre nuovi ingressi. Segue la Toscana con 19, mentre la Campania rimane a 18 bandiere. Scendono a 15 le Marche, che perdono due bandiere e segnano un nuovo ingresso. Questa la classifica delle altre regioni: Sardegna (14), Puglia (13), Calabria (11), Abruzzo (10), Lazio (9), Veneto (8), Emilia-Romagna e Sicilia (7), Basilicata (5), Friuli Venezia Giualia (2) e Molise (1). Le bandiere blu 2019 riguardano complessivamente 385 spiaggie - erano 368 lo scorso anno - e 72 approdi turistici (due in più del 2018). Dodici le 'new entry' che potranno fregiarsi del titolo quest'anno, mentre quattro località sono uscite dalla gara.

Aumentano, inoltre, le bandiere attribute ai laghi nostrani, arrivate quest'anno a 17. Se l'Abruzzo registra un nuovo ingresso, il Trentino-Alto Adige rimane saldamente in testa con 10 località investite, mentre seguono Piemonte (3) e Lombardia (1). CHI ENTRA E CHI ESCE - Queste le 'new entry' del 2019 tra le spiagge: Villalago (Abruzzo, L'Aquila, lago di Scanno); Pisticci (Basilicata, Matera); San Nicola Arcella (Calabria, Cosenza); Villapiana (Calabria, Cosenza); Anzio (Lazio, Roma); Imperia (Liguria, Imperia); Riva Ligure (Liguria, Imperia); Sanremo (Liguria, Imperia); Gabicce (Marche, Pesaro Urbino); Maruggio (Puglia, Taranto); Sant'Antioco (Sardegna, Carbonia-Iglesias); Pozzallo (Sicilia, Ragusa). I quattro Comuni che non hanno riconfermato la Bandiera blu 2018 sono invece Porto San Giorgio (Marche, Fermo); Porto Sant'Elpidio (Marche, Fermo); Rodi Garganico (Puglia, Foggia) e Melendugno (Puglia, Lecce). Le novità tra gli approdi riguardano invece Goimperia (Liguria, Imperia); Marina di Loano (Liguria, Savona); Porto Turistico Rodi Garganico (Puglia, Foggia); Yachting Santa Margherita Procida (Campania, Napoli); Marina del Nettuno (Sicilia, Messina) e Venezia Certosa Marina (Veneto, Venezia). I quattro approdi 2018 che non hanno riconfermato la Bandiera Blu sono Porto Turistico Carlo Riva (Liguria, Imperia); Cala Cravieu (Liguria, Savona); Vecchia Darsena Savona (Liguria, Savona) e Cala Gavetta (Sardegna, Sassari). L'elenco delle bandiere blu è stato presentato questa mattina, davanti alla presenza dei sindaci dei rispettivi Comuni, nel corso della 33esima cerimonia di premiazione a Roma, nella sede del Cnr.

Bandiere blu 2019, l'elenco delle spiagge

 

BANDIERE BLU 2019, L'ELENCO DEI COMUNI

 

COME FUNZIONA - I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, grazie alla piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla Fee e i rilievi di Arpae, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati. I 32 criteri del programma vengono aggiornati periodicamente, in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente. I CRITERI - Tra gli indicatori presi in considerazione ci sono l'esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; le iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio; la cura dell'arredo urbano e delle spiagge; la possibilità di accesso al mare pertutti senza limitazioni. Inoltre, l'azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche, che insistono sul territorio. LE REAZIONI - "Annunciamo con soddisfazione, anche per il 2019, un aumento di Comuni Bandiera blu, arrivati a 183 - ha detto Claudio Mazza, presidente della Fee Italia -. Quella di Bandiera blu è una filosofia dei piccoli passi ma cose molto concrete, che nel tempo determinano il cambiamento. I Comuni in grado di conservare il proprio patrimonio ambientale e di saperlo promuovere mostrano già di essere quelli maggiormente appetibili per il turismo, che dovrà inevitabilmente riferirsi a parametri di sostenibilità sempre più stringenti per potersi rinnovare e creare benessere". "Il trend dei Comuni costieri che vantano la Bandiera blu è positivo, ogni anno aumentano. E se prima erano soprattutto al Nord, da tre anni stanno crescendo anche al Sud - aggiunge Mazza -. La Campania, ad esempio, è diventata la terza regione per numero di bandiere". Secondo il presidente della Fee, nel Mezzogiorno sono due gli ostacoli principali all'assegnazione: "I depuratori che mancano e la raccolta differenziata dei rifiuti che non viene fatta. Eppure i Comuni premiati registrano un aumento delle presenza turistiche del 30-35%". "Il riconoscimento della Bandiera Blu - ha dichiarato Stefano Laporta, presidente Ispra e Snpa - non è soltanto un'etichetta, ma un'esortazione a migliorare e a promuovere la cultura ambientale, oltre che il segno evidente di come turismo e sostenibilità possano andare di pari passo e coniugarsi. Il nostro è un Paese dove l'impronta turistica è forte e diventa fondamentale diffondere stili di vita che vadano nella direzione dell'economia circolare e del rispetto dell'ambiente".