Mercoledì 24 Aprile 2024

Banca Usa in crisi, colossi in campo per salvarla

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Undici banche statunitensi hanno accettato di contribuire con un totale di 30 miliardi di dollari in depositi al salvataggio di First Republic Bank. "Questa azione da parte delle maggiori banche americane riflette la loro fiducia nella First Republic e nelle banche di tutte le dimensioni e dimostra il loro impegno generale ad aiutare le banche a servire i loro clienti e le loro comunità", si legge in un comunicato congiunto firmato da Dipartimento del Tesoro, Federal Reserve, Federal Deposit Insurance Corporation e Office of the Comptroller of the Currency. In particolare, Bank of America, Citigroup, JPMorgan Chase e Wells Fargo, le quattro banche più grandi del Paese per attività, dovrebbero contribuire con 5 miliardi di dollari ciascuna. Le banche d‘investimento Goldman Sachs e Morgan Stanley metteranno 2,5 miliardi di dollari ciascuna. Bny Mellon, Pnc Bank, State Street, Truist e Us Bank interverranno con 1 miliardo di dollari. La stessa Fed fa sapere di aver prestato alle banche Usa quasi 12 miliardi da domenica scorsa.

Wall Street, rassicurata dall’intervento delle autorià su Svb e Signature Bank e dal piano di salvataggio messo in campo per First Republic Bank ha chiuso in rialzo: il Dow Jones ha guadagnato l’1,17% a 32.247 punti, l’S&P 500 l’1,75% a 3.960 e il Nasdaq il 2,48% a 11.717. Fondata nel 1985, First Republic ha sede a San Francisco ed è la 14esima banca statunitense per attività, con 212 miliardi di dollari alla fine del 2022.