Giovedì 18 Aprile 2024

Avezzano, cede l'altalena all'oratorio: muore bambina di 12 anni

Sembra che la trave dell'altalena fosse appoggiata a due alberi. È accaduto nel tardo pomeriggio nella frazione di San Pelino. Aperta un'inchiesta

La struttura dell'altalena che ha ceduto uccidendo la bimba di 12 anni (Ansa)

La struttura dell'altalena che ha ceduto uccidendo la bimba di 12 anni (Ansa)

Roma, 31 agosto 2022 - Tragico incidente ad Avezzano (L'Aquila) dove una bambina di 12 anni è morta nel pomeriggio mentre stava giocando su un'altalena. La trave portante a cui era legata la struttura avrebbe ceduto. Inutili i tentativi di rianimazione. L'incidente si è verificato intorno alle 18, all'oratorio di San Pelino, frazione di Avezzano.

Secondo una prima ricostruzione sembra che l'altalena fosse fissata a una trave poggiata su due alberi nel parco dell'oratorio. La trave si sarebbe spostata e cadendo avrebbe colpito la bambina. Sul posto era anche presente un infermiere che ha prestato i primi soccorsi in attesa dell'arrivo dei sanitari del 118 che con l'eliambulanza hanno trasportato la dodicenne al Pronto soccorso di Avezzano. Ma poi per la gravità delle ferite l'hanno trasferita all'ospedale San Salvatore dell'Aquila dove, purtroppo, a nulla sono serviti i tentativi di salvarla. 

Sulla tragedia, che ha gettato nello sconforto la comunità marsicana, la Procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un'inchiesta, coordinata dal pm Maurizio Maria Cerrato. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Avezzano, intervenuti sul posto, che raccogliendo varie testimonianze hanno ricostruito una prima dinamica dell'accaduto. I militari stanno continuando ad ascoltare altre persone; al momento del crollo della struttura nel parco c'erano anche altri bambini. Centinaia i commenti alla notizia che si susseguono sui social; fra le frasi di cordoglio e di incredulità spiccano anche quelle che sottolineano come si parli tanto di sicurezza e di come, invece, non si riesca con semplici controlli o interventi di manutenzione a tutelare la salute e la vita dei bambini.

"Ho appena appreso della tragica notizia che ha colpito la comunità di San Pelino. Morire tragicamente a dodici anni è difficile da spiegare e da accettare. A nome mio personale e dell'intera giunta regionale sono vicino ai familiari della bambina in questo tragico momento". Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. 

L'infermiere ha provato a rianimarla

Amleto Magnante, infermiere della sala operatoria dell'ospedale di Avezzano, è stato il primo a soccorrere la bambina. "Ci ho provato in tutti i modi di rianimarla, anche se lavoro in sala operatoria non ci si abitua mai", sono le sue parole pronunciate sotto choc e con le mani ancora sporche di sangue. L'operatore sanitario è intervenuto quando ha sentito gridare il nome della bambina dalle tante persone che hanno assistito alla tragedia.

La bambina, solare ed allegra, molto conosciuta e ben voluta da tutti, è di origini albanesi ed apparteneva ad una famiglia integrata: viveva con madre e padre, considerati grandi lavoratori, ed una sorella più grande nella frazione di San Pelino in una abitazione vicina all'oratorio dove spesso andava a giocare. Secondo quanto si è appreso, l'area è di proprietà della Curia di Avezzano ed è stata affidata in comodato d'uso al Comune con una tirocinante del comune che tutti i giorni andava ad aprirla. Lo spazio all'aperto era molto frequentato ma non sarebbe stato in condizioni adeguate.