Venerdì 19 Aprile 2024

Maestre: "Non dite Gesù nella canzone di Natale". Bimba si ribella, arriva il dietrofront

A soli 10 anni ha scritto e inviato una petizione ai compagni perché non sia cambiato il testo natalizio. I fatti in una scuola elementare della Riviera del Brenta

Un presepe

Un presepe

Venezia, 30 novembre 2018 - Nella canzone di Natale ci deve essere Gesù, questo è il punto sul quale una bambina di 10 anni non ha voluto sentire storie. Poco importa che le maestre, pervase da senso di rispetto per le altre culture e religioni rappresentate nella classe, avessero chiesto di omettere il nome dalla canzoncina natalizia.

Solo grazie alla determinazione della piccola studentessa di quinta, in una scuola elementare della Riviera del Brenta ai confini tra le province di Venezia e Padova, la canzone di Natale sarà come tutti se la ricordano. 

Ma cosa è successo? Nella classe in questione in questi giorni si stanno facendo le prove di "Buon Natale in allegria", ma quest'anno le insegnanti avevano pensato che, per non offendere la sensibilità dei molti bimbi non cattolici che frequentano l'istituto, sarebbe stato meglio omettere il nome di Gesù dal testo cantato. "Su, brindiamo! Festeggiamo! Questo è il giorno di Gesù", ripete la strofa del brano. 

LA PETIZIONE - Quando la piccola, che da diverse settimane si stava preparando alla recita, ha saputo cosa sarebbe successo, ha scritto e inviato una petizione ai compagni in cui si chiedeva alle maestre di lasciare il testo integrale. A suon di firme di compagni e genitori, la bimba ha bloccato la rivoluzione 'religiosa', e ha riportato le cose al suo posto facendo fare retromarcia alle insegnanti così zelanti. 

"Sono molti i bambini non cattolici sia nella classe di mia figlia - racconta la madre dell'alunna - sia nell'intera scuola primaria". Anche se, va detto, l'intraprendente studentessa si è mossa all'insaputa del genitore. "Le insegnanti alla fine si sono arrese e accordate - spiega con soddisfazione la donna - per mantenere la strofa su Gesù". Ad aderire alla petizione sarebbero stati pure diversi bambini musulmani.

La vicenda di Riviera del Brenta si apprende proprio nel giorno in cui in cui viene reso noto che sono state 500 le richieste giunte alla Regione da parte delle scuole del Veneto per finanziare con 50mila euro l'allestimento dei presepi. Una linea sposata ieri anche dal titolare del Miur, il ministro Marco Bussetti. "Fanno parte della nostra identità", le parole di Bussetti.