Mercoledì 24 Aprile 2024

"Balbuziente!" Per il calciatore è un insulto

Leo

Turrini

Ha fatto bene Patrick Cutrone, attaccante dell’Empoli, a chiedere scusa ad Alessio Cragno, portiere del Cagliari, da lui definito "balbuziente di m…" dopo una concitata fase di gioco. Ma meglio avrebbe fatto, questo Cutrone, a rendersi conto, prima, che nulla giustifica insulti legati alle caratteristiche fisiche di una persona. Nulla.

Onestamente, sembra quasi di sognare. Siamo nel 2022. Le campagne di sensibilizzazione sociale e culturale hanno sicuramente contribuito a cambiare, in meglio, questo sgangherato Paese.

Abbiamo imparato – sia pure faticosamente! – che dileggiare un altro essere umano perché non parla bene o perché è troppo grasso o perché ha le spalle curve, ecco, sì, abbiamo imparato che tutto ciò è indice di miseria intellettuale, di povertà di spirito, di mancanza di empatia. Ancora non è così sui social, dove impazzano i leoni da tastiera. Eppure, mai dire mai.

Lo capirà, anzi, facciamo che già l’ha capito pure Cutrone. Che è sicuramente un bravo ragazzo, prima di essere un discreto calciatore, quindi appartiene meritatamente a una casta di privilegiati. E nemmeno è il caso di infliggergli una multa: non sono i soldi a cambiare l’anima, nel bene come nel male.

Invitiamolo a vedere una esibizione agonistica di atleti disabili. Gli servirà, forse, più di un colpo al portafoglio.