
Fra i fedeli in piazza San Pietro. Molti sperano nella continuità con Francesco: "Dia seguito al suo messaggio"
Il primo giro in Papamobile quattro settimane dopo Francesco, con la benedizione volante di due bambini presi in braccio. Leone XIV scatta con stile. Il suo. La Santa Messa di inizio pontificato tra cori solenni e preghiere in latino. La commozione alla consegna dell’anello piscatorio. Gli applausi di piazza San Pietro quando, prima di recitare il Regina Coeli, rivolge un pensiero agli ultimi della Terra, da "Gaza" con "bambini, famiglie e anziani ridotti alla fame", al "martoriato popolo ucraino" meritevole di "una pace giusta e duratura", e al non meno sofferente popolo birmano del "Myanmar". Poi, prima di rientrare in Basilica, stringe le mani dei potenti venuti ad ascoltarlo e abbraccia il fratello maggiore Louis. Una giornata speciale. Per il nuovo Pontefice e per la sua gente che riparte felice di "aver partecipato a un evento che resterà nella storia", riassume Concetta (da Arezzo), che a Leone non chiede "nulla", preferisce "aspettare". Jorge (spagnolo) viene da Malaga e però a Leone un consiglio lo offre: "Dia seguito al messaggio di Francesco", certo con "la propria personalità", ma senza dimenticare "una forte carica umana". Ottimista? "Sì. Perché da un Papa che è una mezcla di sensibilità, lingue e culture mi aspetto comprensione di priorità e problemi".
Roberta (italiana) è meno generosa: "Mi spiace dirlo ma ho una brutta sensazione. Francesco con la sua forza dialettica e il suo carisma sapeva dare speranza, tracciare rotte e offrire denunce forti tipo quella sulla “terza guerra mondiale a pezzi“. Anche Leone vuole la pace e lo ripete. Ma avrà l’autorevolezza per farsi valere se la situazione internazionale peggiorasse? Finito questo mese di visibilità, la Chiesa deve evitare qualsiasi ripiegamento. Perché io questo rischio lo vedo, anche se spero di sbagliarmi". Fulvio (romano) e Jose (tedesca) vivono in Svizzera: "Siamo venuti apposta per questa cerimonia. Per ascoltare e capire", spiegano insieme. "Leone sembra molto attivo e dinamico. Con stile diverso da Francesco, ma grande preparazione. Ha tutte le caratteristiche per fare bene", precisa Fulvio, mentre Jose è attratta dalla dimensione politica del nuovo Papa: "Non sono credente, ma penso che la Chiesa sia una voce globale potente. E il fatto che il primo Papa americano abbia storia e valori opposti a quelli di Trump mi dà coraggio. Il mondo dei non credenti augura a Leone ogni successo". Il Pontefice come primattore internazionale in sovrapposizione al ruolo di vescovo di Roma, missione doppia senza confini. "Oggi chi, se non il Papa, può tutelare gli indifesi e gli emarginati?", sottolinea Caterina, salita dal Cilento con mamma Antonia per "una bella giornata di fede e condivisione".
Le parole mirate e i modi discreti di Leone XIV affascinano piazza San Pietro. "Energia ne ha. È un uomo in piena forma – dice con occhio clinico Ursula, infermiera italo-polacca in pensione dopo una vita alla casa di cura Annunziatella (ed è una che di preti ne ha visti, anche in stato di fragilità) –. Leone ha 69 anni, ma sembra giovane come Papa Giovanni Paolo II eletto a 58". Col figlio Andrzej, Ursula regge una grande bandiera americana. "Viene da Chicago, la città di Leone e di mio nonno – sorride –: “la più grande città polacca“, come si dice da noi".
"Come polacchi, questo Papa ci piace molto – dichiara Andrzej –. È una sintesi di modernità e tradizione, la Chiesa non deve cambiare troppo". "Ma io sento già meno energia in questa piazza rispetto ai funerali di Francesco o al giorno alla fumata bianca – analizza Michele, infermiere di Taranto che lavora a due passi dal Vaticano –. Ci può stare, per carità, ma è un segnale. Io sono molto religioso, la domenica vengo spesso qua, le sento le vibrazioni... Quindi spero che Leone diventi incisivo come Francesco: spendersi a fondo per Gaza e per l’Ucraina darà grande spessore alla sua figura". "La pace è un augurio che supera tutti gli altri – ragiona Alessia (da Sezze, in provincia di Latina) –. E un Papa umile, cordiale e posato ha le qualità giuste per ascoltare ed essere ascoltato".