Avvocati, i look choc in Tribunale: la pagina Facebook è tutta da ridere

I legali "collezionano" in gruppo social acconciature, abiti e scarpe più estrose indossate nelle aule di giustizia

Le mise più choc nella aule di giustizia

Le mise più choc nella aule di giustizia

Roma, 15 febbraio 2022 - "È dall’ironia che comincia la libertà", sosteneva Victor Hugo. E di libertà l’autore de L’ultimo giorno di un condannato a morte e de I miserabili se ne intendeva. Così come gli avvocati. A maggior ragione quelli tra loro che, da penalisti, si confrontano quotidianamente con le restrizioni delle libertà personali. E, siccome, l’abito non fa il monaco sono proprio gli avvocati che con grande ironia (intesa come l’esercizio di sorridere di sé stessi) hanno creato una pagina facebook: Avvochic & choc (la moda nei tribunali) in cui con leggerezza e arguzia pubblicano, come da regolamento del gruppo (del resto sono i sacerdoti di codici e pandette), le foto delle mise più eccentriche, ricercate o spregiudicate che si possono trovare tra le aule di giustizia da Bolzano a Marzara del Vallo. Ed è un tripuidio quotidiano di scatti, tanto che gli amministratori del gruppo hanno anche dato vita al premio 'Foto della settimana'. E dentro c’è davvero di tutto: dall’avvocato con le infradito, sorpreso negli uffici del giudice di pace di Roma, con la didascalia “l’ultima spiaggia“, o l’avvocatessa fasciata in un vestito rosa shocking (con sandalo dello stesso colore) immortalata alla sezione lavoro del Tribunale di Messina con la dida “Lustrini e paillettes“. Uno spaccato dell’Italia più vera che non smette di stupire per l’accostamento dei colori e delle scarpe (come quelle, dorate, sfoggiate al Tribunale di Arezzo con il titolo “Il mattino ha l’oro... ai piedi“) o degli azzardi come il tubino enigmistico sfoggiato in un’aula di Tribunale di Milano con il titolo “Tombola“. 

Le mise più choc nella aule di giustizia
Le mise più choc nella aule di giustizia

Ma la più curiosa è quella postata dal Tribunale di Firenze e relativa ad un paio di scarpe sicuramente audaci con i tacchi rovesciati e dal titolo “Alla teste si sono girati anche i tacchi, nell’attesa“. Che dire poi di quella postata dal Tribunale di Taranto con una donna fasciata in un paio di pantaloni di pelle, cintura con fibbia gigante del marchio in evidenza, stivaletto a punta e pellicciotto corto, con il titolo ”Maneskin in tour“. Ma il premio per l’esuberanza va sicuramente all’avvocatessa immortalata tra le aule del Tribunale di Milano con un cappotto giallo, tigrato, con un titolo che è quasi un libro “è partita la stagione della caccia grossa alla specie in pericolo (?!?) di estinzione!“.

Le mise più choc nella aule di giustizia
Le mise più choc nella aule di giustizia

Una carrelata di immagini che è lo specchio della nostra società. Tra narcissismo, egocentrismo e voglia di apparire al di là e oltre i social. Perché se è vero che l’abito non fa il monaco, neppure la toga. E, così, nel Palazzo di Giustizia di Napoli spiccano i décolleté pitonati, tacco dodici, con il gabaletto in bella mostra che sbuca sotto al pantalone (“I dettagli che fanno la differenza“). E allora viva l’ironia, ma attenzione a non strafare perché la linea che porta alla comicità è sottile. E non è un dettaglio, appunto: l’ironia è sorridere di sé stessi; la comicità è far ridere di sé stessi.