Venerdì 19 Aprile 2024

"Avremo un vaccino contro il cancro" L’annuncio di Moderna: pronto in sette anni

"Avremo un vaccino contro il cancro"  L’annuncio di Moderna: pronto in sette anni

"Avremo un vaccino contro il cancro" L’annuncio di Moderna: pronto in sette anni

Passi avanti nella lotta contro il cancro. Sono quelli annunciati da Paul Burton, Chief medical officer di Moderna, in un’intervista rilasciata al tabloid inglese The Guardian e nella quale afferma che dei vaccini per cancro, malattie autoimmuni e cardiovascolari potrebbero essere pronti entro il 2030. Le affermazioni di Burton arrivano a quattro mesi di distanza dalla diffusione, da parte della stessa

Moderna e di Msd, di dati preliminari riguardo un vaccino a mRNA personalizzato. "Avremo quel vaccino, sarà altamente efficace e salverà molte centinaia di migliaia di vite, se non addirittura milioni. Penso che saremo in grado di offrire vaccini per il cancro personalizzati contro diverse tipologie di tumori nel mondo", ha detto Burton. Il manager di Moderna prosegue aggiungendo che molteplici infezioni respiratorie potranno essere coperte da una singola iniezione, mentre le terapie con mRNA saranno disponibili per malattie per le quali al momento non esistono farmaci.

Le terapie a base di mRNA permettono di "insegnare" alle cellule del corpo come creare una proteina che innesca la risposta alla malattia del sistema immunitario. "Penso che in dieci anni ci approcceremo ad un mondo nel quale sarà veramente possibile individuare la causa genetica di una malattia e, con relativa semplicità, modificarla e ripararla usando la tecnologia basata su mRNA".

Innanzitutto, i medici prelevano una biopsia del tumore del paziente per inviarla ad un laboratorio, dove il suo materiale genetico viene sequenziato per identificare le mutazioni che non sono presenti in cellule sane. Dopodiché, un algoritmo di apprendimento automatico identifica non solo quali di queste mutazioni sono responsabili della crescita del cancro, ma apprende anche quale parte delle proteine anomale codificate da queste mutazioni abbiano maggiori probabilità innescare una risposta immunitaria. Infine, gli mRNA per gli antigeni più promettenti vengono prodotti e confezionati in vaccino personalizzato. Questi progressi vertiginosi nella ricerca sono attribuibili, per ammissione dello stesso Burton, all’accelerazione che ha investito tutto il settore durante la crisi pandemica.