Roma, 25 febbraio 2023 - Allerta Oms per l'influenza aviaria, soprattutto dopo la bambina di 11 anni morta in Cambogia (nella stessa famiglia si è verificato un secondo caso di contagio). E mentre è strage di gabbiani nel Garda - almeno un centinaio gli esemplari morti e trovati sulla spiaggia a Desenzano - la cronaca registra anche 5 cigni morti positivi in Slovenia. Mentre in Argentina il governo proibisce la vendita di uccelli vivi.
"Casi umani rari ma giusto l'invito ad alzare la sorveglianza"
Questo quadro "preoccupa" l'Organizzazione mondiale della sanità, che chiede ai Paesi di aumentare la sorveglianza perché "la situazione globale dell’H5N1 è preoccupante data l’ampia diffusione del virus negli uccelli in tutto il mondo e le crescenti segnalazioni di casi nei mammiferi, compreso l’uomo".
E fa dire al virologo Fabrizio Pregliasco che "è stato giusto sottolineare la problematica dell’influenza aviaria. C’è una situazione evidente dal punto di vista epidemiologico: una crescita di casi nei volatili selvatici e da allevamento, ma anche qualche debordo" del virus, rilevato "su diversi mammiferi e anche qui abbiamo casi umani, seppur rari".
Naturalmente dopo l'epidemia di Covid, ragiona il virologo, "c’è una certa non volontà, non voglia di stare a sentire queste comunicazioni, perché riportano giustamente" indietro con la mente, e inducono "a pensare che si tratti di un allarmismo fine a se stesso, ma è davvero un monito da vedere in toni pacati", sostiene.
Cigni e gabbiani
Mentre l’Istituto nazionale veterinario sloveno ha confermato la positività all’influenza aviaria del tipo H5N1 di cinque cigni ritrovati morti nel comune di Cerknica, nei giorni scorsi il Dutch Wildlife Health Centre ha segnalato un aumento dei decessi di gabbiani a causa dell’influenza aviaria in Olanda.
A questo link i chiarimenti Fnomceo, federazione Ordine dei medici