Il governo critica una sentenza in tema di droga. Lo fa con una nota del dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del consiglio. Ricordando il lavoro di prevenzione svolto "sul fronte delle dipendenze", si esprime sconcerto per la sentenza del Tribunale di Roma che ha assolto un 31enne detentore di una quantità di GBL, la "droga dello stupro", pari a 2.622 dosi, "con la motivazione che l’imputato ne avrebbe fatto uso per affrontare i suoi problemi psichici".
Un approccio serio e scientifico – continua la nota del dipartimento – "suggerisce che i problemi psichici, e non solo quelli, con l’uso di stupefacenti peggiorano, oltre a produrre danni verso altri, incolpevoli. Un approccio serio e scientifico è richiesto a tutti, a cominciare dai giudici Questo dipartimento è pronto a fornire collaborazione e consulenza aggiornata a chiunque le richieda".