Autodichia: cos'è e perché il decreto Green pass non vale in Parlamento

La certificazione verde sarà estesa anche agli organi costituzionali, ma il governo non può intervenire su Camera e Senato

Green pass in Parlamento: Elisabetta Casellati e Roberto Fico (Ansa)

Green pass in Parlamento: Elisabetta Casellati e Roberto Fico (Ansa)

Roma, 16 settembre 2021 - Secondo la bozza del nuovo decreto il Green pass sarà esteso anche "ai soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice". Dovranno essere in possesso della certificazione verde quindi sindaci, presidenti di Regione, consiglieri e gli organi costituzionali cioè il Quirinale, la Corte Costituzionale e le cariche elettive di Camera e Senato. Ma sul Parlamento il Governo non può intervenire dal momento che Camera e Senato hanno autodichia, cioè autonomia decisionale. 

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Cos'è l'autodichia

L'autodichia è la facoltà di decidere autonomamente, ovvero di intervenire in proprio, senza ingerenze esterne. Il Parlamento e gli altri organi costituzionali, che ne godono, possono quindi "autoregolamentarsi" e "adeguarsi in coerenza" anche sull'obbligo di Green pass. L'autodichia nel nostro ordinamento trova fondamento nella stessa Costituzione agli articoli 64 e 66: è la prerogativa di valutare i titoli di ammissione dei suoi componenti e le cause di ineleggibilità e di incompatibilità, oltre che di risolvere controversie attinenti ai propri dipendenti attraverso propri organi giurisdizionali. L'obiettivo è di garantire l'indipendenza del Parlamento da ogni tipo di ingerenza esterna, intimidazioni o condizionamenti e tutelare l'indipendenza del potere legislativo.

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Come decide il Parlamento

Per i senatori saranno il Consiglio di presidenza e la Conferenza dei capigruppo a decidere sul Green pass. Medesimo iter si prospetta alla Camera: l'Ufficio di presidenza avrà il compito di disporre l'estensione della certificazione verde per tutti i dipendenti di Montecitorio, mentre la Conferenza dei capigruppo affronterà il tema dell'obbligo di Green pass per i deputati. È sparito il termine del 15 ottobre per adeguarsi.