Mercoledì 24 Aprile 2024

Attenti all’aperitivo in vacanza: ci svuota le tasche

Giorgio

Comaschi

La SWG fa fa una stima: quasi trenta milioni di italiani in viaggio per l’estate. Ma, dice il sondaggio, un occhio del vacanziere vaga distrattamente fra i panorami e l’altro è inchiodato al portafoglio. Il costo viene prima di tutto. L’italiano fa una botta di conti e va dove lo porta, non il cuore, ma l’euro.

Dopo il libera nos a Covid (fino a un certo punto) adesso gli incubi sono il gas, la luce, l’autunno dei dubbi e dei misteri. Ma i nemici del budget stanziato per la vacanza sono in agguato, quelli che possono far saltare il banco. L’ombrellone okay, i lettini pure, già calcolati ma la variabile "babbo ho sete!", e "mamma ho fame", di metà mattina o di metà pomeriggio chi li può calcolare? Uno può dissanguarsi come ridere di ghiaccioli, di aranciate, di patatine e di cornetti. Bisogna stare attentissimi perché scappa la mano e alla fine scopri che hai speso più di sala giochi che di benzina.

E le famiglie coi figli più grandi? I pub e le disco di sera va bé, quelle le puoi pianificare. "Si esce tre sere la settimana, compresa una pizza" d’accordo, ma poi c’è una cosa che fa saltare il banco e di cui non ti accorgi nemmeno: il famoso "ape", apericena, o aperitivo che dir si voglia. Lì sono salassate da paura perché lo sprizzino e tutta la distesa di arachidi, patatine, ragù, striscioline di cotolette, polli morti che grondano dai banconi, fanno salire le cifre a livelli siderali.

L’ape in due ti pesca fisso un ventello dalle tasche e dopo non recuperi più, anche perché se adesso uno non fa l’aperitivo prima di cena è un disadattato e quindi si va in onda tutte le sere, coi babbi che fanno i conti e vanno via ciondolanti con il segno del dollaro negli occhi, come Paperone quando si arrabbia.

Insomma vacanza sì, ma con un filo di tensione perché bisogna stare attentissimi. Si può litigare per un pedalò o massaggio shatzu in spiaggia che non bisognava fare. Sennò sei fuori. E da qualche parte poi devi compensare. "Vabbé, pazienza, a settembre non rinnovo Netflix e recupero".