Martedì 23 Aprile 2024

Attentati anarchici: allarme degli 007, ora anche Sanremo tra i possibili obiettivi

Al festival si aggiungeranno altri 150 agenti oltre ai cento già previsti. Si temono azioni in tutta Italia, l’attivismo dei gruppi su Telegram. Il rischio di saldatura con movimenti di matrice marxista-leninista

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La minaccia di azioni anarco-insurrezionaliste è elevata e presente. Il comitato di analisi strategica antiterrorismo, persieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ne ha parlato per un’ora e mezza. Hanno partecipato il capo della Polizia, Lamberto Giannini, il comandante generale dei Carabinieri, Teo Luzi, il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, i direttori di Dis, Aisi ed Aise, Elisabetta Belloni, Mario Parente e Giovanni Caravelli. Già deciso un innalzamento delle misure di tutela per gli obiettivi sensibili, dei quali è stato presentato un elenco aggiornato.

Tra i nuovi ingressi c’è il festival di Sanremo, che rispetto i 100 uomini delle forze dell’ordine previsti ne riceverà – ha deciso il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza – altri 150. Al festival si teme non un’azione violenta quanto un tentativo di ingresso in sala degli anarchici per protestare a favore di Cospito. Ma su altri obiettivi il timore è per azioni non solo dimostrative, ma con molotov, ordigni incendiari ed esplosivi e forse pacchi bomba.

Nel mirino i ripetitori Rai (probabilmente durante il festival di Sanremo) e quelli della telefonia cellulare 5G, centrali e sottostazioni elettriche, caserme di Polizia e Carabinieri, nodi internet e poi sedi del ministero della Giustizia, la Farnesina, carceri, banche, uffici giudiziari e abitazioni di alcuni magistrati (attenzione massima sul procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo e su quello di Perugia, Raffaello Cantone, oggetto di specifiche minacce). A questi si aggiungono le sedi diplomatiche italiane, con particolare attenzione a quelle nell’Ue e in Sudamerica (azioni condotte autonomamente dai nuclei anarchici di quei Paesi).

Vista la collocazione di Cospito nel carcere di Opera, si temono azioni a Milano e comunque in Lombardia. Le altre zone “calde“ sono Torino e provincia, Roma e Viterbo, Genova e la Liguria centrale, Bologna e Parma, Livorno e Pisa, Perugia, Rovereto, Cagliari, Napoli, la Calabria. In ogni caso i canali Telegram e comunque il “web anarchico“ è presidiatissimo. In questa fase si pensa ancora che le azioni, anche violente non sarebbero verso persone ma verso cose: il rischio che qualcuno tiri fuori le pistole scatterebbe se malauguratamente Cospito morisse in carcere.

La minaccia anarchica era già stata segnalata nella relazione al Parlamento dei servizi di sicurezza, presentata a febbraio 2022. "L’azione di intelligence, in stretto raccordo informativo con le Forze di polizia – si osservava – ha continuato a evidenziare la particolare pericolosità delle componenti anarco-insurrezionaliste. Si è, infatti, nuovamente rilevata la propensione di tali realtà a mobilitarsi su un “doppio livello”, che prevede un attivismo tanto di caratura “movimentista” inteso a infiltrare le manifestazioni per promuovere più veementi pratiche di protesta, quanto di più marcata valenza terroristica con il compimento della tipica “azione diretta distruttiva”".

Grande attenzione c’è anche sulla possibile saldatura con altri movimenti, in particolare quelli marxisti-leninisti e il movimento antagonista, che potrebbe trovare una saldatura con gli anarchici in proteste di piazza come quella annunciata in partenza da Piazza Vittorio Emanuele, a Roma, sabato, più che ai presidi anarchici come quelli visti ieri al Dap di Torino e sul Lungotevere nella Capitale.

Alessandro Farruggia