di Alessandro Farruggia Al dodicesimo giorno è ancora morte e distruzione. I russi tentano di sfondare nel nord est di Kiev, verso IrpinVozelBucha dove gli ucraini tengono, vengono bloccati altrove, come a Mikoayv, ma avanzano nel sud (Tormak, Polony) verso Zaporizhzhia e in alcune zone del Donbass. Una colonna di camion carburante russi è stata completamente distrutta dall’esercito ucraino vicino a Pryluky. Distrutti in varie zone del Paese molti blindati. Danneggiata e forse affondata da una raffica di razzi una corvetta russa Bykov davanti a Odessa, dove ancora in serata si sono sentite forti esplosioni (forse per l’abbattimento di altri missili russi). FALLITI ANCORA I CORRIDOI UMANITARI Anche ieri nessun passo in avanti per i corridoi umanitari, tra accuse incrociate. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato in mattinata il cessate il fuoco per l’avvio di sei corridoi in Ucraina. Quattro dei quali portavano però verso la Russia, proposta "inaccettabile e totalmente immorale" per Kiev: "In violazione dei precedenti accordi, la Russia ha sabotato l’apertura dei corridoi umanitari per l’evacuazione della popolazione civile continuando a bombardare". Il presidente Volodymyr Zelensky, nel primo video girato nel suo ufficio ("Non mi nascondo") dal 24 febbraio, inizio dell’invasione, ha accusato la Russia di "cinismo": "Usa i corridoi umanitari solo per fare scena". Pronta la replica. "I nazionalisti presenti nelle città continuano a tenere in ostaggio i civili – ha detto il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky –. I nazionalisti tengono i civili come scudi umani e questo è indubbiamente un crimine di guerra". Risultato, civili ancora intrappolati. Oltre a Mariupol (200mila) e Volovakha (20mila) da evacuare 4mila persone a Irpin, a ovest di Kiev. Oggi nuovi tentativi: il ministero della Difesa russo ha annunciato un cessate il fuoco per permettere corridoi umanitari per evacuare i civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Si vedrà. UNA PIOGGIA DI ...
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