Venerdì 19 Aprile 2024

Amici dopo il trapianto di fegato, i destini incrociati di Lorenzo e Andrea

A soli 6 mesi hanno subìto l’intervento che li ha salvati. E dopo quattro anni festeggiano insieme

Lorenzo e Andrea, i due bimbi diventati amici dopo il trapianto

Lorenzo e Andrea, i due bimbi diventati amici dopo il trapianto

Codogno (Lodi), 18 luglio 2022 - ​Il gioco più antico del mondo, piegare le braccia per far vedere quanto si è forti, per i piccoli Lorenzo Foletti, lombardo di Codogno, e l’amichetto Andrea Neve, abruzzese di Pineto, è molto di più. I bambini si sono divertiti a mostrare i muscoli a Pineto, a quattro anni dal trapianto di fegato che, loro malgrado, li aveva "fatti conoscere", in ospedale, nel 2018. Eccola la loro forza: quella di aver vinto, a soli 6 mesi di vita, una situazione delicatissima. Allora, quando erano lunghi solo 70 centimetri, avevano ricevuto un organo nuovo. E adesso, a distanza di tempo, superate tutte le vicissitudini del caso, si sono ritrovati per sostenere la causa di "Insieme oltre le onde".

È l’associazione di Codogno, provincia di Lodi, che hanno fatto nascere i genitori di Lorenzo. Un sodalizio creato proprio per supportare famiglie che, come i Foletti, hanno figli colpiti dalla atresia delle vie biliari (una malattia rara, che porta a distruzione progressiva delle vie biliari e impone il trapianto di fegato).

Ora che il peggio è passato, felici e complici, come fossero figli dello stesso angelo custode, i due bambini di 4 anni si sono ritrovati, mascotte del Trofeo Città di Pineto, nel Teramano, del 10 luglio. "Hanno giocato insieme come fossero cresciuti mano nella mano, con una naturalezza speciale, che ci ha fatti davvero emozionare – è il racconto dei genitori –. Sono stati attori inconsapevoli di un miracolo. E oggi sono la nostra forza, ogni giorno, per dimenticare tutto quel dolore, ma soprattutto per andare avanti e sostenere chi, ancora, sta vivendo quella che è una terribile esperienza".

Il papà di Lorenzo ha deciso che, se suo figlio era stato tanto forte, poteva esserlo anche lui. Ed è diventato, da autodidatta della piscina, un piccolo campione di nuoto riuscendo ad attraversare a bracciate lo stretto di Messina. Con un solo obiettivo: raccogliere fondi per il sodalizio. "Lorenzo e Andrea ce l’hanno fatta, tra lacrime, ansie, delicati interventi e anni di fatiche, ma tanti altri angeli non ci sono più, mentre molti stanno lottando per sopravvivere: c’è ancora molto da fare – sottolinea Foletti –. Uno dei problemi principali, infatti, è autosostenersi durante la lungodegenza dei figli trapiantati, che dura mesi: le spese di alloggio delle famiglie non vengono coperte così a lungo".

A Pineto sono stati raccolti 2.000 euro per continuare a sostenere la lotta di questi piccoli eroi. Anche Lorenzo ha aggiunto sfida a sfida. "Ha attraversato a nuoto, controllato da esperti nuotatori, come Cristina De Tullio (che con gli ’Spatangus’ ha organizzato la manifestazione) e Marco Formenti, il lago di Monate. Lo ha fatto con me, andata e ritorno", racconta orgoglioso il papà. "Nuotavamo tra decine di persone, che ci seguivano su mezzi acquatici incoraggiandoci con applausi scroscianti. Credo sia il primo bambino al mondo ad aver fatto una cosa simile". Braccioli e boa di sostegno, sotto gli occhi commossi dei genitori e dell’amichetto Andrea che lo ha seguito in kayak, Lorenzo si è superato lungo un tragitto di 3 chilometri. Se non è un miracolo, chiamatela impresa.