Mercoledì 24 Aprile 2024

Astromamma, sei mesi nello spazio "I figli? Mio marito sa cavarsela"

Cristoforetti è partita per una missione sulla stazione internazionale. Attaccata sul web, lei rompe i tabù

di Viviana

Ponchia

Ieri alle 9:52, ora italiana, un razzo Falcon 9 di SpaceX è partito da Cape Canaveral e Samantha Cristoforetti è tornata in orbita per la seconda volta. Starà per sei mesi sulla stazione internazionale per la Missione Minerva dell’Agenzia spaziale europea. Quindi non andrà a fare la spesa, non chiamerà il pediatra, non racconterà le favole ai suoi bambini. Però chi voleva farle venire i sensi di colpa perché a terra lascia due figli non ci è riuscito nemmeno stavolta. La mamma è di nuovo volata in cielo: e adesso come faranno per così tanto tempo senza di lei? Ecco. Pensate che una domanda simile sia stata mai fatta a Neil Armstrong? A Luca Parmitano? O che avrebbero osato porla al marito della Cristoforetti, Lionel Ferra, uno che di mestiere gli astronauti li addestra ma un giorno potrebbe anche andare a interrogarli sul posto? Alla vigilia della partenza, sul canale TikTok in cui racconta il lato domestico di una stazione spaziale, la prima donna a salire su una navicella di Elon Musk è stata accusata di essere una madre snaturata, un’egoista totale. Magari dalle stesse madri che parcheggiano i bambini dai nonni in campagna per tutta l’estate. Dentro una mente confusa lo scenario dovrebbe essere questo: la sciagurata lassù a spassarsela per 7mila euro al mese e la famiglia inchiodata a Colonia in un caos di giocattoli, piatti da lavare e nostalgia.

Non le hanno chiesto chi impasterà le torte adesso che fa la cavia in assenza di gravità. Se ha portato un mattarello perché il clichè non svanisca nel cosmo. O se il marito detesti a priori il comandante Kjell Lindgren e il pilota Bob Hines, in quanto maschi sessualmente competitivi. Ci è mancato poco. Se bisogna scegliere tra la professionista che con la collega Jessica Watkins non avrà tempo di parlare di unghie ricostruite e la vestale da salotto non abbiamo mai dubbi: le domande cretine le facciamo alla prima. E lei, che ieri con la tuta addosso mandava baci a tutti come sulla pensilina del Bologna-Riccione, ha dato risposte rasserenanti: sei mesi sono lunghi, i bambini sono piccoli ma ce la possiamo fare.

Kelsey Amal (che non a caso porta l’etimo del coraggio e della speranza), ha cinque anni. Il secondogenito Dorian Lev solo uno. Mark Armstrong ne aveva 11 quando suo padre camminò sulla Luna e la racconta dalla parte del bambino: "Ero molto eccitato ma inconsapevole del pericolo. Fino al 1986, con la tragedia del Challenge, non avevo minimamente realizzato quante cose potessero andare storte". I figli sono contenti quando lo sono i genitori. Kelsey e Dorian impazziscono quando la mamma racconta la storia vera della libertà di fluttuare nello spazio, del soffitto che diventa un posto in cui arrivare senza sforzo. "Non è facile per loro farsi un’idea dei tempi della mia assenza. Però è tutto molto naturale. Mia figlia è cresciuta sapendo da sempre che la mamma fa l’astronauta e il suo lavoro la porta nello spazio. Non so quando ne sia diventata consapevole, ma adesso credo che piano piano capisca. Sarebbe stato irresponsabile da parte mia farle credere di essere indispensabile".

Infatti per quello c’è Lionel, responsabile di un vibrante sdegno maschile sui social, non fosse mai che il modello prendesse piede: "Ho un marito che se la cava bene. Se uno dei due genitori fa un lavoro che lo porta a non esserci per lunghi periodi è fondamentale che sia l’altro ad avere il rapporto quotidiano e più forte con i bambini. Nel nostro caso è il papà. Si occupa di tutto. E lo fa da sempre. È lui il riferimento principale". Semplice, evidente. Invece no: ma come si permette, che stia lei a casa. Se non ce la facciamo neanche con la Cristoforetti siamo spacciati.