Astrazeneca, la 34enne colpita da trombosi fuori dalla terapia intensiva a Genova

L'autopsia su Camilla Canepa: "Morta per emorragia cerebrale"

L'ingresso dell'ospedale San Martino di Genova (Ansa)

L'ingresso dell'ospedale San Martino di Genova (Ansa)

Roma, 15 giugno 2021 - Nuovi aggiornamenti sulla morte di Camilla Canepa, la 18enne, deceduta a Genova per trombosi nove giorni dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca, successivamente bloccato per gli under 60. Oggi è stata eseguita l’autopsia sul corpo della giovane che ha confermato il decesso per emorragia cerebrale. Ora i medici legali procederanno con gli ulteriori esami per approfondire cosa abbia, di fatto, portato all'emorragia e al conseguente decesso. Ma restano ancora due grossi nodi da sciogliere: è da capire se la ragazza soffrisse di una malattia autoimmune e dunque se rientrasse tra i soggetti super fragili a cui doveva essere somministrato un siero diverso e infine se vi siano state omissioni e colpe dei medici dell'ospedale di Lavagna e del San Martino.

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Dall’ospedale San Martino di Genova arrivano però anche buone notizie. È stata dimessa dal reparto di terapia intensiva e trasferita in ematologia l’altra giovane di 34 anni colpita da trombosi dopo aver ricevuto la prima dose del siero di Oxford lo scorso 27 maggio. La donna, dopo il ricovero in ospedale, era stata sottoposta "con risultati eccellenti - si legge in una nota del San Martino - a fibrinolisi di alcuni trombi presenti nella parte venosa del circolo epatico" e ora le sue condizioni sembrano migliorare.

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