Avvocato gravissimo a Messina: trombosi. Vaccinato AstraZeneca: caso segnalato all'Aifa

La Procura apre un'indagine per accertare eventuali correlazioni. Il caso segnalato all'Aifa

Il vaccino AstraZeneca (Ansa)

Il vaccino AstraZeneca (Ansa)

Messina, 5 aprile 2021 - Un altro caso di ricovero in gravi condizioni dopo la vaccinazione anti Covid. Dopo la morte cerebrale di un'insegnante 32enne di Genova, arriva da Messina un'altra notizia che inevitabilmente inquieta. Un avvocato di 45 anni è gravissimo per una trombosi poche settimane dopo avere fatto il vaccino AstraZeneca e la Procura di Patti (Messina) ha aperto un'inchiesta per accertare se ci sono delle correlazioni con la somministrazione del vaccino.

L'uomo è finito al Policlinico di Messina a causa di una emorragia cerebrale. Già dopo il vaccino accusava forti mal di testa. Poi il peggioramento e a Pasqua la trombosi. Il caso è stato segnalato all'Aifa.

I casi di trombosi hanno aperto un dibattito nel mondo scientifico anche all'estero. In Gran Bretagna è dei giorni scorsi la notizia della morte a causa di coaguli di sangue di 7 persone dopo essere state vaccinate contro il Coronavirus con il siero di AstraZeneca: lo ha reso noto la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA).

Intanto anche la Slovenia vuole interrompere le vaccinazioni con Astrazeneca alle persone al di sotto dei 60 anni. Il capo della commissione consultiva del dipartimento sanitario, Bojana Beovic, ha detto a Pop Tv che vogliono aspettare e vedere se le indagini mostrano una connessione causale tra il vaccino AstraZeneca e le trombosi cerebrali che si sono verificate in alcuni casi in tutto il mondo dopo che è stato somministrato.

"Non fermeremo AstraZeneca come ha fatto l'Olanda. Bisogna andare avanti con la vaccinazione", ha ribadito ieri il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri in un'intervista a La Stampa in cui ha ricordato che i casi di trombosi registrati in Italia hanno "numeri esigui rispetto alle dosi inoculate". "Peraltro va accertata la reale correlazione causa-effetto", ha aggiunto, "prendiamo decisioni politiche sulla base di evidenze scientifiche". Sileri non ha escluso tuttavia un intervento a livello europeo sulle fasce d'età per la somministrazione del vaccino anglo-svedese: "L'Ema credo dovrà pronunciarsi nuovamente per introdurre un limite di età", ha osservato, "non per bloccare o sospendere la somministrazione. Individuata la fascia d'età con un rischio maggiore di trombosi, si mette un limite per la somministrazione o un'avvertenza che preveda un monotoraggio di chi viene vaccinato".