Astrazeneca, lotto sospeso in Piemonte e Marche. Ma l'Aifa garantisce: vaccino sicuro

L’azienda anglo-svedese rompe il silenzio e cita i dati: "Nessun aumento di rischio per quanto riguarda embolia polmonare o trombosi"

Chi ha bloccato Astrazeneca: il grafico

Chi ha bloccato Astrazeneca: il grafico

Le autorità di farmacovigilanza rassicurano, così fa AstraZeneca. Ma dopo alcune morti avvenute dopo la vaccinazione con il siero del colosso anglo-svedese alcune procure, senza drammatizzare, vogliono vederci chiaro. Le procure di Siracusa, di Messina, di Bologna, di Napoli e quella di Gela indagano su morti o forti reazioni allergiche di persone alle quali erano state somministrate dosi del lotto ABV2856 del vaccino di AstraZeneca. E dopo il lotto ABV2856, si è aperto anche il caso del lotto ABV5811. Ieri l’unità di crisi della Regione Piemonte ha infatti sospeso per un paio d’ore la somministrazione del vaccino per identificare il lotto che era stato somministrato a Sandro Tognatti, un insegnante di clarinetto al Conservatorio di Novara, morto ieri, all’indomani della vaccinazione: il lotto è il ABV5811, che è stato bloccato, mentre per gli altri la vaccinazione è ripresa. "La sospensione – specifica l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi – è di un atto di estrema prudenza in attesa delle verifiche". Stessa decisione è stata presa ieri in serata dalla Regione Marche, che ha sostituito il lotto con un altro.

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Tra le procure al lavoro c’è quella di Bologna, che ha aperto un fascicolo sulla morte di Giuseppe Morabito, vicepreside a Vergato, nel bolognese, avvenuta 10 giorni dopo la vaccinazione. "Non c’è nessuna allarmismo e nessun indagato. Accerteremo le cause della morte, e poi ne trarremo le conseguenze" dice il procuratore di Bologna Giuseppe Amato. Tra le magistrature che sono più avanti nelle indagini quella di Siracusa, che ha indagato anche l’ad di AstraZeneca Italia, e ieri ha visto a Catania l’effettuazione della prima parte dell’autopsia di Stefano Paternò, il sottufficiale morto lunedì scorso. La procura di Catania ha aperto un fascicolo su eventuali controindicazioni del vaccino. "Stiamo verificando – ha detto il procuratore Carmelo Zuccaro, che dopo i primi atti istruttori si è vaccinato con AstraZeneca, come il pm di Siracusa Carmelo Bono – se determinati soggetti trombofilici possono avere una predisposizione ad attivare alcuni fattori detonatori". L’autopsia sul corpo del maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco, disposta dalla procura di Trapani, avrebbe intanto escluso un nesso con il vaccino.

"Non c’è nessuna relazione diretta e nessun rischio", ribadisce il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù. "I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca – ribadisce Aifa – hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato". E ieri è intervenuta anche AstraZeneca: "Un’attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate in Ue e Regno Unito con AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato Paese".

Oltre alle procure vuole vederci chiaro anche il ministero della Salute, che ha già mandato gli ispettori in Sicilia: cinque di loro sono giunti ieri all’ospedale Cannizzaro di Catania e l’ispezione continuerà oggi e domani a Siracusa e nella base della Marina ad Augusta. La cautela è diffusa anche in altri Paesi europei. L’Irlanda ieri ha sospeso "temporaneamente e in via precauzionale" l’utilizzo del vaccino AstraZeneca, ha annunciato il ministro della Salute, Stephen Donnelly. Danimarca, Norvegia, Islanda e Bulgaria lo avevano fatto nei giorni scorsi e così Thailandia e Congo. Austria, Estonia, Lettonia, Lussemburgo e Lituania hanno bloccato le dosi di un lotto non distribuito in Italia.

"In termini di qualità – replica AstraZeneca – non ci sono problemi confermati relativi a qualsiasi lotto del nostro vaccino utilizzato in Europa o nel resto del mondo. Durante la produzione del vaccino vengono condotti più di 60 test di qualità da AstraZeneca, dai suoi partner e da più di 20 laboratori di test indipendenti. Ulteriori test sono stati e vengono condotti da noi stessi e in modo indipendente dalle autorità sanitarie europee e nessuno di questi nuovi test ha mostrato motivo di preoccupazione".

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