Venerdì 19 Aprile 2024

AstraZeneca, spunta un’altra reazione L’Ema indaga sulla sindrome capillare

Segnalati cinque casi. Revisione anche sul siero J&J per trombosi sospette

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Un’altra tegola, come se ce ne fosse bisogno, sul vaccino AstraZeneca. Il Comitato per la farmacovigilanza dell’Ema (Prac) ha avviato una revisione per valutare le segnalazioni di sindrome da perdita capillare in persone che sono state vaccinate con il siero di Oxford. "Nel database di EudraVigilance sono stati riportati cinque casi di questo disturbo molto raro, caratterizzato da fuoriuscita di fluido dai vasi sanguigni che causa gonfiore dei tessuti e calo della pressione sanguigna", rende noto l’Agenzia del farmaco europea (in foto la direttrice Emer Cooke). "In questa fase, non è ancora chiaro se esista un’associazione causale tra la vaccinazione e le segnalazioni di sindrome da perdita capillare", spiega.

Il Prac valuterà tutti i dati disponibili per decidere se una relazione causale sia confermata o meno. Nei casi in cui una relazione causale sia confermata o considerata probabile, sarà necessaria un’azione normativa per ridurre al minimo il rischio. Di solito avviene con un aggiornamento del riassunto delle caratteristiche del prodotto e del foglietto illustrativo. La sindrome da perdica capillare è una patologia molto rara. Uno studio Usa indica un’incidenza sulla popolazione normale, non vaccinata e non in pandemia, di 1 caso su 1 milione di persone.

L’Ema ha avviato anche una revisione per valutare segnalazioni di eventi tromboembolici in quanti hanno ricevuto il vaccino anti-Covid Janssen. Si legge in una nota dell’Ema. Dopo la vaccinazione col siero di Johnson & Johnson sono stati segnalati quattro casi gravi di coaguli di sangue insoliti con piastrine basse negli Usa, di cui uno fatale.