Vaccino Astrazeneca: via libera per gli over 65. Von der Leyen: "Stop export"

La circolare del ministero della Salute: ok alla somministrazione a tutti i soggetti sopra i 18 anni. Von der Leyen attacca: "Azienda ha consegnato solo il 10% di quanto concordato". Ema: linee guida per vaccini adattati. Primo accordo per produzione Sputnik in Italia

Covid, il personale sanitario prepara le dosi del vaccino Astrazeneca (Ansa)

Covid, il personale sanitario prepara le dosi del vaccino Astrazeneca (Ansa)

Roma, 8 marzo 2021 - Via libera al vaccino AstraZeneca anche per le persone over 65. E' quanto prevede la circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale della prevenzione, Gianni Rezza, e pubblicata oggi. Il farmaco anti-Covid potrà quindi essere somministrato a tutti i soggetti sopra i 18 anni, a eccezione dei pazienti identificati "come estremamente vulnerabili in ragione di condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici o per patologia concomitante, che aumenti considerevolmente il rischio di sviluppare forme fatali di Covid-19".

Covid, vaccino Sputnik V sarà prodotto in Italia

Covid: coprifuoco e lockdown, stretta da lunedì

Coronavirus Italia, il bollettino dell'8 marzo

AstraZeneca: sono arrivate 684.000 dosi 

Intanto proprio stasera, alle 20.45, sono arrivate presso l'Aeroporto di Pratica di Mare, hub nazionale vaccini della Difesa, 684.000 dosi del vaccino AstraZeneca. Dopo la suddivisione da parte del personale del ministero della Salute, da domani inizierà la distribuzione nelle varie Regioni con i mezzi della Difesa nell'ambito dell'"Operazione Eos".

Ecco perché anche agli over 65

La decisione fa seguito a un parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità: "Ulteriori evidenze scientifiche resesi disponibili - si legge nella circolare ministeriale - non solo confermano il profilo di sicurezza favorevole relativo al vaccino in oggetto, ma indicano che, anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, la somministrazione del vaccino di AstraZeneca è in grado d'indurre significativa protezione sia dallo sviluppo di patologia indotta da Sars-CoV-2, sia dalle forme gravi o addirittura fatali di Covid-19". Sulle basi di tali considerazioni, quindi, "anche in una prospettiva di sanità pubblica connotata da limitata disponibilità di dosi vaccinali e alla luce della necessità di conferire protezione a fasce di soggetti più esposti al rischio di sviluppare patologia grave o addirittura forme fatali di Covid-19 - conclude la circolare -, il gruppo di lavoro su Sars-CoV-2 del Consiglio Superiore di Sanità ha espresso parere favorevole a che il vaccino AstraZeneca possa essere somministrato anche ai soggetti di età superiore ai 65 anni".

E' stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ad attaccare la casa farmaceutica, avvertendo che AstraZeneca ha finora consegnato all'Ue "meno del 10% di quanto concordato" sui vaccini Covid-19. In un incontro con alcuni media internazionali, la von der Leyen ha avvertito che "non ci saranno esitazioni a intervenire di nuovo se AstraZeneca non aumenterà la produzione e la fornitura per l'Ue". "Non possono spiegare perchè non effettuano consegne all'Ue - ha aggiunto -. Ma all'improvviso hanno trovato vaccini da inviare in Australia", ha affermato in riferimento al lotto di 250 mila dosi bloccato dall'Italia. Nel frattempo, quindi, ha concluso la leader Ue, l'Unione Europea continuerà a bloccare le esportazioni di vaccini AstraZeneca, fintanto che l'azienda non consegnerà abbastanza dosi all'Ue: "AstraZeneca deve aumentare i suoi sforzi. Altrimenti non possiamo permettere le esportazioni".

A chi spetta il vaccino? Il caos delle liste

Von der Leyen: "100 milioni di dosi al mese da aprile"

image
image

L'Italia cerca, almeno sembra, di accellerare sulle vaccinazioni, vista la ripresa in salita della curva epidemica e la nuova stretta in arrivo dal governo Draghi per fermare l'ondata di contagi. Solo ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha assicurato che "dal 1 aprile inizia il secondo trimestre in cui ci aspettiamo l'arrivo di oltre 50 milioni di dosi, e puntiamo a raggiungere almeno metà della popolazione", per arrivare "entro l'estate" a fare in modo che "tutti gli italiani che lo vorranno potranno essere vaccinati". E oggi la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che il numero di dosi di vaccino disponibili nell'Ue dovrebbe raggiungere i 100 milioni al mese a partire da aprile. "Da aprile in poi - ha detto in un'intervista ai quotidiani tedeschi Stuttgarter Zeitung e Stuttgarter Nachrichten -, le quantità potrebbero nuovamente raddoppiare secondo i piani dei produttori, anche perché stanno per essere approvati ulteriori vaccini". Poi ha aggiunto che si aspetta "una media di circa 100 milioni di dosi al mese nel secondo trimestre, per un totale di 300 milioni entro la fine di giugno".

Ema: linee guida per vaccini adattati

"L'Ema ha già pubblicato le linee guida per accelerare l'approvazione di vaccini adattati in caso di nuove varianti. Lo adotteremo in collegio l'11 marzo". Così la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.

Primo accordo per produzione Sputnik in Italia

image
image

Arriva anche il primo accordo per la produzione del vaccino Sputnik in Italia, e primo di questo genere in Europa: lo hanno firmato il fondo sovrano statale russo, che detiene il brevetto del vaccino, il Russian Direct Investment Fund, e l'azienda farmaceutica italo-svizzera Adienne Pharma&Biotech, che produrrà il vaccino in due stabilimenti, in Lombardia e nel Centro Italia, e si dice pronta a fornire 10 milioni di dosi da luglio 2021 al gennaio 2022.  Ad annunciarlo, la Camera di Commercio Italo-Russa, che spiega come "una volta approvato il vaccino dall'Ema, le dosi prodotte saranno interamente distribuite sul territorio italiano".

"La partnership permetterà di avviare la produzione già dal mese di luglio 2021 - si legge in un comunicato della Camera di Commercio - il processo produttivo innovativo aiuteraà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all'Italia di controllare l'intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell'anno".

"Le autorità russe stanno lavorando ad oltre 20 progetti di collaborazione in Europa e il vaccino Sputnik V è già stato registrato in oltre 45 nazioni al mondo", spiega ancora la Camera di Commercio italo-Russa. "Gli incontri, promossi dalla Camera di Commercio italo-russa, hanno avuto lo scopo di identificare alcuni partner strategici in Italia per predisporre la produzione del vaccino Sputnik V sul territorio italiano, utilizzando le conoscenze e le eccellenza italiane dell'industria italiana del farmaco per fronteggiare la crescente richiesta di dosi dei preparati vaccinali". "In particolare negli ultimi mesi del 2020 - conclude -, l'impresa italiana associata Adienne Srl, parte della multinazionale Adienne Pharma&Biotech fondata e presieduta da Antonio Francesco Di Naro, con il supporto della Camera di Commercio Italo-Russa, ha promosso un accordo strategico per la produzione in loco del vaccino russo anticovid Sputnik V".