AstraZeneca, Ema: "Vaccino efficace e sicuro". In Italia riparte la somministrazione

L'agenzia europea del farmaco: "La somministrazione non può essere associata a un incremento delle trombosi: 25 casi rari su 20 milioni di vaccinati". L'Ue pronta a una nuova stretta sull'export dei sieri nel Regno Unito

Emer Cooke, direttrice dell'Ema (Ansa)

Emer Cooke, direttrice dell'Ema (Ansa)

Roma, 18 marzo 2021 - Il verdetto dell'Ema è arrivato: "il vaccino AstraZeneca è sicuro ed efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi" e la somministrazione dei sieri. L'annuncio arriva dalla direttrice Emer Cooke dopo la revisione dei dati sul siero dell'azienda anglo-svedese. Dal comitato per la sicurezza (Prac) è dunque il via libera al suo uso, anche se - ha sottolineato Cooke - sugli eventi rari segnalati dopo la somministrazione "faremo altri approfondimenti".

Per la commissione clinica dell'Ema il vaccino di AstraZeneca "non può essere associato a un incremento degli eventi di trombosi". "Fino a ieri sono stati segnalati sette casi di coagulazione intravascolare e 18 casi di trombosi su quasi 20 milioni di persone vaccinate", ha chiarito a dottoressa Sabine Straus, presidente del Prac. La stessa ha spiegato che il foglietto illustrativo del vaccino "deve essere aggiornato". "E' importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali". Inoltre, ha chiarito Straus, "c'è sempre una distinta possibilità" di eventi tromboembolici "per le donne che assumono la pillola anticoncezionale. Indagheremo il legame tra l'uso della pillola e la possibilità di un aumento dei rischi di casi avversi per chi viene vaccinato".

"Sappiamo che molti Stati membri stavano aspettando le indicazioni di sicurezza, quello che ha fatto l'Ema è importante per continuare con le vaccinazioni. Ogni Paese ora può prendere una decisione informata", ha detto ancora la direttrice Cooke.

Approfondisci:

"Virologi e politici, un anno di allarmismo. Ora la gente terrorizzata non si fida più"

"Virologi e politici, un anno di allarmismo. Ora la gente terrorizzata non si fida più"

image
image

Nota del gruppo AstraZeneca : "Soddisfatti"

"AstraZeneca accoglie con favore le conclusioni dell' Ema e dell'agenzia britannica del farmaco (Mhra) sulla sicurezza del suo vaccino". Lo rende noto in un comunicato il gruppo anglo-svedese. "La sicurezza dei vaccini è fondamentale e accogliamo con favore le decisioni delle autorità di regolamentazione che affermano il beneficio che il nostro vaccino può rappresentare nel fermare la pandemia", ha dichiarato Ann Taylor, Chief Medical Officer di AstraZeneca, sottolineando di avere fiducia nel fatto che le vaccinazioni possano riprendere Europa.

Gran Bretagna, indagini su 5 trombosi rare

Intanto l'autorità regolatrice britannica del farmaco (Mhra) ribadisce di non aver trovato alcun legame diretto tra i vaccini anti-covid di AstraZeneca/Oxford e Pfizer/BioNTech e la formazione di trombi. "La nostra revisione approfondita, insieme alla valutazione chiave di importanti scienziati indipendenti, mostra che non ci sono prove che i coaguli di sangue nelle vene si verifichino piu' di quanto ci si aspetterebbe in assenza di vaccinazione, per entrambi i vaccini", ha detto il direttore esecutivo June Raine. Tuttavia il capo della sicurezza vaccinale Phil Bryan ha precisato che Mhra sta conducendo indagini ulteriori su cinque singoli casi di trombosi più specifiche e grave segnalate nel Regno fra persone sottoposte a vaccinazioni anti Covid. Bryan ha spiegato che i cinque casi specifici, "analoghi" ad altri registrati in Norvegia e Germania e "molto rari in natura", sono ancora oggetto di studio "per raccogliere più informazioni e determinare" con certezza se non siano "stati causati dal vaccino". Il premier Boris Johnson, dal canto suo, ha fatto sapere che domani si vaccinerà proprio con il siero Astrazeneca.

Covid Italia, il bollettino sul Coronavirus del 18 marzo

Draghi: campagna vaccinale prosegue

L'Aifa ha annunciato che in Italia le vaccinazioni con Astrazeneca riprenderanno domani. Già questa mattina il premier Mario Draghi, intervenendo alla cerimonia per la giornata delle vittime del Covid a Bergamo", aveva sottolineato che "il governo è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra priorità". "La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale", aveva ricordato Draghi, sottolineando che qualsiasi fosse stata la decisione dell'Ema "la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi". "L'incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche - aveva aggiunto -. Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti".

Speranza: i motivi dello stop

image
image

Approfondisci:

La pasionaria Ue: vaccini liberi. "Ursula si è piegata al potere di big pharma"

La pasionaria Ue: vaccini liberi. "Ursula si è piegata al potere di big pharma"

Ue pronta a stretta sull'export dei vaccini

L'Ue si prepara intanto a una nuova stretta sull'export dei vaccini verso il Regno Unito. L'Ue punta a "vaccinare il 70% degli adulti entro fine estate", dice la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. E Bruxelles presenta il pass Covid: i cittadini europei potranno da giugno tornare a viaggiare fornendo prova di essere vaccinati, negativi o guariti.

I ritardi di AstraZeneca

E dall'Unione Europea arriva la comunicazione di nuovi ritardi da parte di AstraZeneca, che fornirà solo 70 milioni di dosi di vaccino covid all'Ue nel secondo trimestre del 2021. La multinazionale anglo-svedese nei primi 3 mesi dell'anno ha garantito solo 30 milioni di dosi del farmaco. "AstraZeneca ha sottoprodotto e sottoconsegnato", le parole di Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea. In compenso, nel secondo trimestre sono attese 55 milioni di dosi di vaccino Johnson & Johnson, il quarto prodotto (dopo Pfizer, Moderna e AstraZeneca) utilizzabile contro il coronavirus. In totale, secondo una stima "conservativa", tra aprile e la fine di giugno l'Unione europea riceverà nel complesso almeno 300 milioni di dosi.

"Vogliamo inviare una lettera ad AstraZeneca, che ci permetta di avviare un dialogo con l'azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti", ha detto: lo ha detto un portavoce della Commissione Ue, precisando che la missiva è in preparazione e che Bruxelles sta consultando gli Stati membri per poterla inviare rapidamente.