AstraZeneca, avanti con le dosi fino a 79 anni. Così cambia il piano vaccinale

Il governo prepara la nuova ordinanza. Confermato l’obiettivo delle 500mila somministrazioni al giorno

Un operatore inietta una dose di vaccino anti Coronavirus

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Su AstraZeneca l’Italia sceglie una arditissima soluzione ibrida: uso "preferenziale" per gli over 60 e continuazione della somministrazione delle seconde dosi per chi ha avuto la prima. Con effetti che – nonostante il commissario straordinario Figliuolo sostenga l’opposto – saranno pesanti sulla campagna vaccinale, perché da un lato verranno a mancare i vaccini per il personale della scuola, le forze armate e le forze dell’ordine (tutti vaccinati con AstraZeneca, finora) dall’altro perché in pochi sotto i 60 anni accetteranno il vaccino AstraZeneca, anche qualora un medico glielo prescrivesse, e in molti prevedibilmente non si fideranno del tutto e addirittura eviteranno la seconda dose. E’ accaduto già ieri in varie regioni. Ma la linea del governo è improntata all’ottimismo: nessun problema.

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Domande e risposte

Astrazeneca è sicuro per gli over 60?

"Anche alla luce delle valutazioni di Ema e Aifa – dice il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli – il vaccino AstraZeneca è sicuro, specialmente per gli over 60. Questo, sia chiaro, non è né il funerale né l’eutanasia del vaccino AstraZeneca, che resta un siero efficace". "Nessuna dietrologia su AstraZeneca, è un vaccino che va sostenuto" conferma il direttore di Aifa, Nicola Magrini.

Seconda dose con un siero diverso?

"Per la seconda somministrazione – osserva Franco Locatelli – al momento non ci sono elementi per non effettuarla per chi ha già avuto la prima del siero di Oxford". Deve essere confermata. "La seconda dose – dice il direttore del’Aifa, Nicola Magrini – va confermata, perché non ci sono segnalazioni di reazione avverse alle 600mila seconde dosi che sono state somministrate sinora". "Per i richiami si potrà utilizzare AstraZeneca anche sotto i 60 anni" ha assicurato alle Regioni il ministro della Salute Roberto Speranza.

Quali sono gli effetti sulla campagna?

Il premier Draghi vuole mantenere l’obiettivo di 500mila dosi entro fine aprile e di questo ha parlato con il generale Figliuolo. Le dosi di AstraZeneca – osservano negli uffici del Commissario – saranno utilizzate per completare la vaccinazione di chi ha avuto la prima dose e poi destinate agli over 60, accelerando la copertura della fascia di popolazione più a rischio.

"I piani strategici, nel corso della campagna vaccinale devono essere flessibili. Stiamo scrivendo una circolare che riprenderà il parere di Aifa e darà le indicazioni precise alle Regioni. Io spero – dice il direttore generale della prevenzione Gianni Rezza – che questo provvedimento acceleri la vaccinazione della popolazione anziana, che è quella maggiormente colpita e a maggior rischio e che ancora non era completamente coperta. Questa indicazione può dare un spinta propulsiva alla vaccinazione dai 60 anni in più. Così anzi si abbatterà l’affollamento delle terapie intensive e la mortalità".

Quali sono le differenze per le fasce d'età?

Il commissario straordinario Francesco Figliuolo ha sottolineato che AstraZeneca agli over 60 sarà un incentivo per completare prima la vaccinazione di questa fascia di popolazione. "Apriamo da domani (oggi per chi legge, ndr) la categoria 60-79 anni ad AstraZeneca. Una platea di circa 13,5 milioni di persone, 2.2 milioni dei quali hanno già avuto la prima dose. Il generale Figliuolo ha invitato i presidenti delle Regioni a continuare le somministrazioni dando priorità alle persone fragili e ultra-ottantenni (che oggi sono vaccinati con Pfizer e Moderna).

Avremo forniture di altri vaccini?

"La raccomandazione – osserva il generale Figliuolo – non avrà impatti sul piano vaccinale perché sulla base degli approvvigionamenti in corso, per i quali nel mese di aprile, potranno esserci consegne superiori del 15-20% rispetto alle previsioni". Ma le Regioni restano perplesse. "Con l’uso preferenziale di AstraZeneca sotto i 60 anni – osserva il governatore del Veneto Luca Zaia – si rischia una tragedia perché dovremo pensare solo a fare richiami. Nessun medico si prenderà la responsabilità di inoculare AstraZeneca agli under 60. In Veneto il gap sarà del 50%. Avremo nuove forniture? Avremo più vaccini? Con insegnanti e categorie prioritarie sotto i 60 come ci regoliamo? Il governo ci deve risposte". "Rischiamo di avere vaccini che non riusciamo a inoculare, perché la gente non li vuole – dice il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga – Per valutare la situazione attendiamo la circolare del ministero della Salute che disporrà le nuove regole di utilizzo".

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