Blocco export AstraZeneca, guerra dei vaccini: Australia e Gb protestano

Il caso delle 250 mila dosi fermate su richiesta di Roma ha suscitato reazioni australiane e britanniche, ma Bruxelles non ha intenzione di cambiare idea: monito a chi non rispetta i contratti. Anche Francia pronta a stop. La Germania invita alla cautela. AstraZeneca ad Italia: "Capisco decisione, rispetteremo accordi"

Dosi vaccini AstraZeneca

Dosi vaccini AstraZeneca

Roma, 5 marzo 2021 - Il caso delle forniture di vaccino AstraZeneca bloccate dall'Italia, e dirette in Australia, ha provocato la reazione di Canberra, e ora anche di Londra. L'Australia prima ha minimizzato il problema, con il suo premier, poi però con il ministro della Salute, Greg Hunt, ha protestato: "L'Australia ha chiesto alla Commissione Europea di riesaminare la decisione, pur sottolineando che le dosi mancanti non influenzerebbero il programma di inoculazione australiano". Invece Londra ha sottolineato il "rischio di una battaglia globale dei vaccini". Mentre la Germania, tramite il ministro della Sanità Spahn, ha invitato alla cautela la Ue nell'interrompere le forniture. Infine è intervenuto l'ad di AstraZeneca Italia, Lorenzo Wittum, che ha affermato di capire la decisione del governo italiano, e ha assicurato "l'impegno totale a fornire le quantità previste all'Unione Europea".  

Bollettino Covid Italia di oggi 5 marzo

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Il blocco richiesto da Roma

Ieri l'Italia ha chiesto alla Ue di bloccare una spedizione del vaccino Covid-19 di AstraZeneca in Australia. Roma ha proposto lo stop all'export di 250.700 dosi dell'azienda farmaceutica anglo-svedese per l'elevato numero di dosi di siero nella richiesta di autorizzazione all'esportazione, rispetto alla quantità di dosi finora fornite all'Italia (che non rispettano gli accordi presi). Problema sentito anche in altri Paesi dell'Ue: oggi il ministro della salute francese Olivier Véran ha affermato: "Potremmo fare lo stesso". Inoltre l'Australia è un Paese considerato ''non vulnerabile'' ai sensi del Regolamento Ue. Luigi Di Maio oggi ha commentato: "Massima solidarietà per i Paesi in difficoltà ma Italia ed Europa devono pretendere il rispetto dei contratti firmati e la tempistica delle forniture", il ministro degli Esteri era in conferenza stampa alla Farnesina con il collega francese Jean-Yves Le Drian.

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Johnson: rischio battaglia globale dei vaccini

Il blocco però è stato contestato anche dalla Gran Bretagna: "La ripresa dal Covid dipende dalla cooperazione internazionale, e porre in atto restrizioni mette a rischio di una battaglia globale dei vaccini" ha detto un portavoce del premier Boris Johnson, citato dai media britannici. Downing Street ha evitato di citare il governo italiano, ma sottolineato le parole di Ursula von der Leyen a Johnson "sulla la volontà Ue di non limitare le esportazioni" delle case farmaceutiche, limitandosi a "controllarne la trasparenza. Ci aspettiamo che questi impegni siano rispettati".

Ue: decisione presa

La Ue ha fatto subito sapere che la decisione è stata presa, e Bruxelles non è intenzionata a tornarci sopra, aggiungendo che comunque non c'è stata nessuna richiesta ufficiale da parte australiana nel colloquio di stamani tra il vicepresidente della Commissione europea con delega al commercio Valdis Dombrovskis e il corrispettivo australiano, Dan Tehan. L'argomento è stato però toccato. La Ue fa sapere che la compagnia farmaceutica può comunque avanzare una nuova richiesta per la fornitura a Canberra, che verrà analizzata sulla base del meccanismo sul controllo e la trasparenza dell'export. 

Monito Ue: rispettare contratti

L'argomento è stato comunque affrontato nell'incontro, ha spiega un portavoce, e Dombrovskis ha spiegato che la mancanza di consegne da parte di AstraZeneca sarebbe un monito all'azienda e non uno sgarbo a Canberra: "Le aziende che rispettano i contratti non hanno problemi di export nemmeno con l'Australia". 

Ad AstraZeneca Italia: "Capisco decisione di Roma"

Lorenzo Wittum, ad di Astrazeneca Italia: "Capiamo perfettamente la decisione (presa dal Governo italiano) vista anche la situazione che abbiamo in Europa", in un'intervista esclusiva a ClassCnbc, Wittum ha assicurato: "Ribadisco il nostro impegno totale a fornire le quantità che abbiamo previsto all'Unione Europea. Nel caso dell'Italia si tratta di 5 milioni nel primo trimestre, e 20 milioni nel secondo trimestre. Sono quantità che possono essere anche importate da altri paesi e attualmente stiamo cercando di ottimizzare la nostra catena di produzione con tutti gli impianti che abbiamo nel mondo".

AstraZeneca in Stati Ue a over 65 

E in Ue il vaccino AstraZeneca sta tornando richiestissimo: dopo la Germania, Belgio e Svezia, anche le autorità sanitarie danesi hanno esteso la loro raccomandazione di utilizzare il vaccino anti-Covid di Oxford alle persone di età superiore ai 65 anni, seguendo uno studio scozzese. 

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Australia, il premier: "In Italia 300 morti al giorno"

Il primo ministro australiano Scott Morrison, in merito alla decisione di bloccare l'esportazione, ha sottolineato: "In Italia, le persone muoiono al ritmo di 300 al giorno. E quindi posso certamente capire l'alto livello di ansia in Italia e in molti Paesi in tutta Europa. Sono in una situazione di crisi senza freni. Questa non è la situazione in Australia", ribadendo il concetto espresso da Hunt: "Questa particolare spedizione non era quella su cui avevamo fatto affidamento per il lancio della campagna vaccinale, e quindi continueremo senza sosta".

Germania: serve cautela 

Jens Spahn, ministro della Sanità tedesco, ha invitato alla cautela sulle decisioni di blocco forniture. "Con una misura di questo genere abbiamo sicuramente un vantaggio a breve termine, ma occorre fare attenzione perché l'interruzione delle catene di fornitura non ci causi dei problemi a medio termine", ha dichiarato Spahn.