"Io, assunta incinta. Ma a tante mamme negano questo diritto"

Federica e l'onestà premiata: a 27 anni supera la selezione per un posto nella customer care, confida di essere incinta e viene confermata

Federica Granai

Federica Granai

A 27 anni si candida alla VoipVoice di Montelupo Fiorentino per un posto nella customer care. Superata la selezione, Federica Granai, di Cerreto Guidi, "per trasparenza" confida al capo di essere incinta. E con grande sorpresa festeggia l’assunzione. Nessuna porta chiusa in faccia; una storia semplice fatta di opportunità e diritti che è balzata alle cronache nazionali suscitando un clamore inaspettato.

Federica, cosa è successo dopo quel colloquio?

"Ricevo ancor valanghe di messaggi soprattutto da giovani mamme rifiutate da imprenditori che considerano la maternità come un ostacolo alla carriera".

Si sente privilegiata?

"Sì, perché non mi sono vista costretta a scegliere tra famiglia e lavoro. Quando al mattino saluto mio figlio e vado in ufficio mi sento fortunata. E triste allo stesso tempo per i diritti negati a tante altre mamme come me".

Cosa pensa delle pari opportunità in Italia?

"Se un datore di lavoro ha sulla scrivania due cv, profili uomo e donna, con la stessa età e le stesse capacità, sceglierà l’uomo. E lo pagherà di più".

Ristoratori in cerca di giovani da assumere e sfruttamento del lavoro. Che idea si è fatta?

"Se il lavoro sottopagato permane per anni, è sbagliato. Ma se si tratta dei primi 6 mesi è normale. Nessuno nasce imparato. Serve tempo per la formazione. Io ho fatto 3 stage. Guadagnavo 1600 euro mensili. Poi la pandemia, la cassa integrazione, l’opportunità in VoipVoice. Mi sono ritrovata incinta con un tirocinio a 500 euro. Ma ne sono stata grata. E infatti sono stata ripagata".

La gavetta è ancora necessaria, insomma...

"Tutti ci siamo passati. Se sei con le mani in mano, qualsiasi cosa va bene. Se i giovani oggi rifiutano un lavoro perché vogliono esser pagati meglio, credo c’entri l’educazione impartita dai genitori".